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Covid fase 2, il grande incubo degli spostamenti

Il sindaco di Firenze ha lanciato il quinto sondaggio durante l'emergenza sanitaria, stavolta l'obiettivo è centrato sugli spostamenti in città

La riapertura delle attività è strettamente legata alla mobilità dei cittadini che dovranno recarsi a lavoro con forti limitazioni nell'uso dei mezzi pubblici e così è il massiccio ricorso al mezzo privato che rappresenta la grande incognita tanto da aver mosso il primo cittadino di Firenze a rivolgere nuove domande sui futuri spostamenti.

Adesso i questionari sottoposti ai fiorentini sono cinque, l'ultimo appena lanciato dal sindaco Dario Nardella propone infatti un focus sulla mobilità urbana. Palazzo Vecchio sonda il campo delle possibilità.

"In queste settimane di quarantena, lei sta proseguendo la sua attività lavorativa o è fermo?" questo è il quesito che apre il focus sugli spostamenti. "Quando ci sarà la riapertura, crede che dovrà cambiare le abitudini relative ai suoi spostamenti? In particolare, quando ci sarà la riapertura, pensa che dovrà utilizzare la sua auto privata?" da questa risposta si attende il dato più importante a patto che partecipi al sondaggio un campione abbastanza rappresentativo della popolazione.

Il questionario prosegue poi "E sarebbe disponibile ad utilizzare il mezzo pubblico se la Regione ed il Comune di Firenze garantiranno le condizioni di igiene e sicurezza?" non si precisa quali siano queste condizioni, ma ci sono già le richieste degli addetti ai lavori che spingono per maggiori mezzi, più frequenze e soprattutto nuova gestione dei controlli per l'uso dei mezzi pubblici, mascherine e distanze permettendo.

A sorpresa il questionario torna poi sul trasporto privato e rischia di gelare i residenti dell'area storica "Alcuni propongono la riapertura totale della ZTL per favorire il traffico privato in città. Lei personalmente a questa proposta è..." ed anche questa risposta è attesa con apprensione.