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Covid, a Sollicciano vaccinati 7 detenuti su 10

Su circa 640 detenuti, sono circa 480 coloro che sono stati vaccinati, lo ha reso noto il garante dei detenuti in Commissione Politiche sociali

Il garante dei diritti dei detenuti, Eros Cruccolini, è intervenuto nel corso della Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali, presieduta da Mimma Dardano per affrontare la questione delle vaccinazioni nelle tre strutture detentive di Firenze. La presidente della Commissione è stata in visita a Sollicciano con il consigliere Di Puccio.

Dardano ha spiegato "Le vaccinazioni sono in atto e siamo già quasi al 70 per cento dei detenuti e del personale ed i fornitori e manutentori che hanno modo di lavorare col carcere. Su circa 640 detenuti presenti, sono circa 480 coloro che sono stati vaccinati". 

“Ovviamente non si tratta di un hub - ha detto la presidente della Commissione Mimma Dardano – e si sta procedendo nel rispetto delle normative vigenti. In alcuni casi siamo già alla seconda iniezione e si pensa, in breve tempo, di poter terminare tutte le vaccinazioni. La visita è stata molto positiva. Insieme al consigliere Di Puccio siamo stati ricevuti dalla direttrice Antonella Toni, insieme ad una dottoressa facente parte della struttura sanitaria del carcere, Patrizia Rendo".

"C’è molto turn over, con persone che entrano e che poi escono ma si sta lavorando per mandare avanti la macchina delle vaccinazioni anche perché l’obiettivo è poter tornare ad autorizzare le visite dei parenti anche se, in questo periodo di pandemia, sono state permesse le videochiamate. Le condizioni di sicurezza sono buone. Ci sono stati piccoli focolai subito circoscritti. Sono stati vaccinati anche gli educatori e gli amministrativi. Sono stati finanziati e sono in corso dei lavori per migliorare le condizioni del carcere. Si sta lavorando, al Gozzini, per dotare le celle di docce così da evitare le docce comuni e garantire una certa intimità. All’istituto minorile Meucci è arrivata una nuova direttrice, Antonella Bianco, ed anche in quella sede è partita la vaccinazione anche se, al momento solo 5 ragazzi su 15 hanno aderito. La resistenza maggiore, comunque, arriva più dagli agenti di polizia penitenziaria, i quali però potrebbero aver preferito la vaccinazione attraverso le strutture territoriali".

"Si lavora per coinvolgere la popolazione penitenziaria - ha concluso la presidente della Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali Mimma Dardano - in laboratori di cucina per offrire così una opportunità lavorativa quando i detenuti escono da Sollicciano. Col consigliere Di Puccio ci auguriamo in uno snellimento delle procedure burocratiche e, da qui alla fine del mandato, continueremo a lavorare con l’amministrazione penitenziaria ed a monitorare la situazione del carcere di Sollicciano”.