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Covid-19, ai mercati rionali solo stand alimentari

Il Comune ha notificato alle associazioni di categoria l'ordinanza che prevede la presenza dei soli banchi alimentari durante l'emergenza da Coronavirus

L'amministrazione fiorentina ha disposto la presenza dei soli banchi alimentari all'interno delle aree che ospitano i mercati rionali, questa la decisione che è stata presa oggi da Palazzo Vecchio che ha recepito le nuove indicazioni arrivate dal Governo che ha dato nuove interpretazioni sui mercati.

Sono sospesi da domani tutti i mercati non alimentari su suolo pubblico della città, con la possibilità però di rimanere aperti per i banchi di alimentari purché recintati e rispettosi delle norme anti assembramento. Possono restare aperti anche i mercati alimentari coperti come Sant’Ambrogio e il mercato di San Lorenzo, purché con accessi contingentati e nel rispetto delle norme che prevedono la distanza di un metro. 

Recepite le nuove linee governative è stata predisposta l’ordinanza del sindaco Dario Nardella, in vigore da domani al 3 aprile prossimo, che dispone la sospensione delle attività di commercio ambulante non alimentare. Nel dettaglio si prevede, sulla scia del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo, la sospensione delle attività di commercio su aree pubbliche di generi vari sia in mercati rionali, raggruppamenti turistici (come ad esempio il mercato esterno di San Lorenzo e quello del Porcellino) che per i cassettai. Disposta anche la sospensione delle attività di commercio alimentare su aree pubbliche se non recintate attraverso l’apposizione di adeguate barriere. L’ordinanza dispone inoltre, per chi non la rispetta, le sanzioni previste dall’articolo 650 del codice penale (che prevede fino all’arresto per tre mesi).

In base alle nuove disposizioni possono stare aperti i mercati coperti come il Mercato di San Lorenzo e di Sant’Ambrogio purché rispettino le norme applicate ai supermercati, ovvero contingentare gli ingressi e garantire il metro di distanza fra le persone. L’assessore al Commercio e alle Attività Produttive Federico Gianassi ricorda che si tratta di una misura chiesta dalle nuove disposizioni del Governo “e che in questo momento difficile è necessario attenersi alle regole per evitare il più possibile il diffondersi dell’epidemia. Per questo è sospesa l’attività di quei banchi che non vendono generi di prima necessità. Viene data la possibilità di restare aperti a chi vende generi alimentari ma con l’obbligo di garantire le misure di sicurezza”.