Attualità

Costa San Giorgio, scontro sul laboratorio negato

Le firme raccolte per chiedere l'apertura di un laboratorio di partecipazione sono tornate al mittente, il caso è finito in Consiglio comunale

La raccolta firme promossa dall'associazione Idra per avviare un laboratorio di partecipazione sulla ristrutturazione della ex Caserma di Costa San Giorgio è stata rifiutata dal segretario generale e così il caso è stato portato all'attenzione del Consiglio comunale.

Dopo il rigetto delle firme da parte del segretario generale di Palazzo Vecchio (vedere articolo collegato) le opposizioni di destra e di sinistra sono insorte chiedendo spiegazioni al sindaco.

I consiglieri comunali Antonella Bundu e Dmitrij Palagi hanno sottoposto un quesito al sindaco ma non hanno ricevuto ancora risposta mentre ai consiglieri del Quartiere 1, Francesco Torrigian e Giorgio Ridolfi, una risposta è stata data ma è stata accolta "con preoccupazione".

Bundu e Palagi hanno spiegato "La maschera è caduta. In Commissione territorio e Ambiente del Quartiere 1, è stato possibile capire il reale motivo per cui la maggioranza non intende appoggiare il progetto di percorso partecipativo, il presidente della Commissione ci ha spiegato la decisione del Collegio di non aderire a questa perché non si tratta di un bene del Comune".

I consiglieri hanno ricordato "In Consiglio di Quartiere il 30 Marzo, il presidente aveva risposto a specifica interrogazione dicendo "Idra ci ha mandato una richiesta di collaborazione che in Collegio abbiamo ritenuto di non approvare non perché non fosse di per sé legittima, ma perché non avevamo avuto al momento, e né ancora oggi abbiamo, un progetto da valutare".

"Per noi vale l'ultima risposta, di cui prendiamo atto con preoccupazione. La parte pubblica non può dire niente sulla proprietà di un privato che ancora deve trasformare una parte importante della nostra città? Ci sono alcuni interessi superiori al bene comune? Su questo tema avevamo proposto una domanda di attualità ma l'assessora non era presente e non ci ha lasciato risposta scritta, attendiamo la scadenza di dieci giorni" hanno concluso Bundu e Palagi.