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Costa San Giorgio, Idra "Serve la partecipazione"

Idra vuole chiedere un tavolo di partecipazione sulla riqualificazione dell'ex Caserma Vittorio Veneto, il Quartiere 1 ha già accolto la proposta

L’associazione ecologista Idra si è presentata al quartiere 1 per incontrare il presidente Maurizio Sguanci durante un colloquio sul tema della trasformazione urbanistica dell’ex Scuola di Sanità militare in Costa San Giorgio. La proposta avanzata da Idra è quella di creare un Laboratorio Belvedere con la discussione partecipata dei cittadini dell'Oltrarno, associazioni ed enti.

"E’ stata particolarmente gradita la disponibilità del Quartiere ad aprire un percorso di ascolto. Idra ha da parte sua evidenziato con soddisfazione come il Quartiere 1 sia il solo soggetto amministrativo che, a Firenze, ha sottoscritto il Protocollo d’intesa Regione - Enti locali, in attuazione della legge 46, istitutiva della partecipazione. A breve, nuovi appuntamenti operativi sono stati concordati col presidente Sguanci nella direzione ipotizzata. A partire da quello con la Commissione Territorio del Quartiere e con l’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione" hanno commentato Girolamo Dell’Olio e Sabina de Waal, i referenti di Idra intervenuti all’incontro insieme a Claudia Bernabei, esponente del gruppo di cittadinanza attiva.

Secondo Waal, Bernabei e Dell’Olio "Una destinazione quasi monoculturale, a turistico ricettivo, dell’86 per cento degli oltre 16.000 metri quadri del manufatto, con 300 posti letto, opere, parcheggi e servizi previsti in sotterraneo, collegamenti ‘privati’ fra l’albergo di progetto, Palazzo Pitti e Forte Belvedere attraverso il giardino del Tribolo non sembra un’ipotesi plausibile nei termini in cui è stata proposta fin qui, considerando la delicatezza dei luoghi, le caratteristiche della viabilità collinare e gli impatti che la cantierizzazione determinerebbe sulla stessa vivibilità di coloro che vi abitano o lavorano. Sembra legittimo dubitare che un intervento come quello apparentemente proposto dalla nuova proprietà del bene possa persino definirsi auto-sostenibile da un punto di vista imprenditoriale in un arco di tempo ragionevolmente ravvicinato".

Idra ha intenzione di presentare al Consiglio regionale della Toscana, attraverso lo strumento della Autorità per la garanzia e la promozione della partecipazione, "un progetto di percorso condiviso che comporti un coinvolgimento della popolazione ampio e inclusivo, come strumento di crescita di consapevolezza e di capacità propositiva. In una prospettiva integrata di rigenerazione urbana, si perseguirebbe in tal modo l’obiettivo di facilitare, a partire dalla conoscenza dei dati e delle ipotesi di progetto fin qui formulate, l’interlocuzione fra istituzioni e comunità, valorizzando i punti di vista e i contributi di tutti i portatori di interessi. Potrebbe chiamarsi “Laboratorio Belvedere”: uno spazio democratico scevro da aloni ideologici, al quale proporre il contributo delle scuole pensiamo ad esempio al Liceo Artistico di Porta Romana e Sesto Fiorentino e dell’Università a partire dalla Facoltà di Architettura".