Attualità

Corteo degli studenti contro la nuova maturità e l'alternanza

Il nuovo esame con la doppia prova scritta e l'alternanza scuola-lavoro che prevede stage e tirocini in azienda sono al centro della protesta

Foto Fiom

Gli studenti delle scuole superiori tornano in piazza per la terza volta nelle ultime settimane contro la nuova Maturità e contro l’Alternanza scuola-lavoro. 

La manifestazione toscana è stata organizzata dai movimenti studenteschi nel capoluogo con corteo da piazza San Marco alle ore 9. Nei giorni scorsi le proteste per la morte dello studente Lorenzo Parelli hanno fatto discutere a causa delle cariche della polizia.

Gli studenti avrebbero voluto essere consultati prima di decidere le nuove regole della maturità 2022 ed avrebbero proposto una tesina per una valutazione individuale dello studente rispetto al ritorno della doppia prova scritta, come ripristinata dal ministro dell’Istruzione.

La Rete degli studenti medi ha dichiarato in una nota "La decisione del ministero nel ripristinare la prima e alla seconda prova dopo due anni di pandemia e incertezze è inaccettabile. Non pagheremo sulla nostra pelle le scelte di una classe politica che non ci ascolta. Riempiremo le strade e le piazze di tutte le città di questo paese fino a che il ministero non tornerà sui suoi passi. Ancora una volta si preferisce incasellarci in dei numeri, piuttosto che accompagnarci in un percorso di apprendimento. Siete stati sordi alle nostre richieste dall’inizio dell’anno, ci avete riconsegnato una scuola piena di incertezze, volete che affrontiamo la maturità come se non avessi passato i due anni peggiori della nostra vita. Questa volta, però, non faremo un passo indietro".

Corteo nazionale a Roma da Piramide alla sede del Ministero ma cortei sono stati organizzati anche a Venezia, Milano, Genova, Pisa, Firenze, Perugia, Taranto, Agrigento. 

La Fiom Cgil di Firenze, Prato e Pistoia è scesa in piazza al fianco degli studenti “Riteniamo giusto sostenere la loro rivendicazione di essere coinvolti nella ridefinizione di un modello di istruzione e valutazione che tenga conto del profondo cambiamento determinato da due anni di pandemia e didattica a distanza - ha detto il segretario generale di Fiom Cgil Firenze-Prato-Pistoia Daniele Calosi - Riteniamo inoltre essenziale essere in piazza per abolire l’attuale modello di alternanza scuola-lavoro che ha portato alla morte di Lorenzo e per condannare le aggressioni ai ragazzi che in questi giorni hanno manifestato contro questa assurda ed intollerabile morte".