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La copia della Porta del Paradiso tirata a lucido

Manutenzione straordinaria dopo quasi trent'anni per la replica della celebre porta del Ghiberti del Battistero di San Giovanni

La replica della Porta del Paradiso fu sistemata in Battistero nel 1990 quando, in seguito al restauro, l'originale fu rimossa e poi esposta al Museo dell'Opera del Duomo per motivi di conservazione. Ora la copia, fusa da Aldo Marinelli della Galleria Frilli sui calchi eseguiti ai tempi del restauro dopo la seconda guerra mondiale, sarà tirata a lucido. Un'anta alla volta, però, per dare modo ai turisti di ammirare lo stesso l'opera che fu eseguita secondo le procedure e le tecniche utilizzate da Ghiberti. Il cantiere è in fase di montaggio e nel giro di una settimana inizieranno i lavori. 

La monumentale porta pesa otto tonnellate, è alta più di cinque metri per oltre tre di larghezza e la sua profondità è di dodici centimetri. Dopo la sua fusione, la porta fu trasferita a Parigi per essere dorata con il metodo galvanico in sostituzione di quello al mercurio che in Italia era fuori legge per la sua tossicità. Ai tempi della sua realizzazione, fu lo stesso Marinelli a convincere il mecenate giapponese Choichiro Motoyama, morto l'anno scorso, a finanziare i lavori per il costo di un miliardo di lire. 

La manutenzione straordinaria, non un vero restauro, sarà eseguita da Nicola Salvini ed è stata resa necessaria dal deterioramento delle parti esposte alle intemperie. Consisterà, sostanzialmente, in una serie di lavaggi a cui si alternerà una pulitura chimica a base di soluzioni acquose. Poi saranno apposti sistemi protettivi trasparenti per proteggere le superfici metalliche.