Lavoro

Commercio in piazza "No ai licenziamenti"

Presidio in centro, davanti alla sede della Regione, per i lavoratori del settore che comprende servizi e turismo. Si chiedono sostegni

La manifestazione

Lo sblocco dei licenziamenti per la loro categoria è una tagliola pronta a scattare il 1 Novembre. E i sostegni Covid-19 sono in esaurimento. Hanno paura, dinanzi a questo orizzonte incerto, i lavoratori di commercio, servizi e turismo.

Per chiedere tutele e prospettive occupazionali meno incerte, stamani sono scesi in piazza con un presidio attuato insieme a Cgil e Filcams Cgil in piazza Duomo a Firenze, davanti alla sede della giunta regionale.

“Prorogare ulteriormente gli ammortizzatori sociali Covid e il blocco dei licenziamenti in scadenza il 31 Ottobre”: sono le richieste che hanno lanciato al governo Filcams Cgil e Cgil durante il presidio di oltre 150 lavoratori e lavoratrici di commercio, turismo, servizi, appalti. 

Nell’occasione, una delegazione di sindacalisti è stata ricevuta in Regione dal presidente Eugenio Giani insieme al capo di gabinetto e al consigliere Valerio Fabiani. Al governatore è stato chiesto di fare pressione sull’esecutivo. Giani si è impegnato a sostenere le istanze della vertenza anche con atti formali.

Nel turismo a Firenze con la pandemia si sono persi almeno 5mila posti di lavoro (stabile o a tempo), e ad oggi sono circa 20mila le aziende che hanno fatto domanda per avere l’ammortizzatore sociale Fis Covid per il proprio personale.

“L’emergenza non è finita, senza prorogare ulteriormente gli ammortizzatori sociali Covid-19 e il blocco dei licenziamenti avremo impatti sociali devastanti, tra Firenze e provincia ci sono decine di migliaia di persone col fiato sospeso: è fondamentale inoltre prevedere una riforma degli ammortizzatori sociali che consenta coperture a ogni tipo di lavoratore, mentre sulle politiche attive del lavoro bisogna accompagnare le fasi di trasformazione e transizione affinché tutto non torni esattamente come prima della pandemia", ha detto Maurizio Magi, segretario generale Filcams Cgil Firenze

Bernardo Marasco della segreteria Cgil Firenze incalza: “Chiediamo una riforma degli ammortizzatori sociali che siano inclusivi e generali per ogni tipologia di lavoratore, e adatti ad affrontare la trasformazione dei processi produttivi che la transizione ci impone”.

È di questi giorni la notizia di un possibile proroga di ulteriori 13 settimane della cassa integrazione: Cgil e Filcams Cgil però vogliono certezze. "Il problema ovviamente poi si riproporrà al termine di quelle 13 settimane - anticipano - e per questo il sindacato chiede di allargare il discorso sugli ammortizzatori sociali verso una riforma complessiva".