I titolari delle attività presenti nei Centri commerciali naturali del capoluogo sono insorti contro il calendario delle aperture e chiusure nelle festività "Questo apri e chiudi può costare la vita a tante imprese, non è un gioco per noi” ha commentato Monica Coppoli, portavoce del gruppo Commercianti uniti Firenze.
Coppoli ha aggiunto “O il Governo ci permette di lavorare e quindi ci tiene aperti o chiusi e, in quest'ultimo caso, deve darci un indennizzo proporzionale alle perdite di fatturato. La Regione Toscana sta per erogare ai ristoratori un contributo economico e noi appoggiamo questa iniziativa. Ma chiediamo alla Regione di non dimenticarsi di tutte le altre categorie economiche. I nostri magazzini sono pieni, i negozi vuoti. Ci tengono aperti ma di fatto è come se fossimo chiusi visto che dai comuni limitrofi non possono raggiungerci e in giro non c'è quasi nessuno. Il tutto senza avere un indennizzo”.
"Dicembre, che rappresenta il 50 per cento degli incassi annui, è andato in fumo e ora dal Governo l'ennesimo colpo di grazia: il 24, il giorno più redditizio di tutto l'anno, ci chiude” hanno concluso i Commercianti Uniti Firenze, un movimento spontaneo guidato da donne nato nella settimana del Black Friday.