Attualità

Commemorazione dei lavoratori deportati nel 1944

La celebrazione si è tenuta al Pignone, anche nel pieno dell'emergenza Coronavirus, con gli appositi dispositivi sanitari e le distanze di sicurezza

Come ogni anno dal 1946 ad oggi, al Pignone si è tenuta, anche nel pieno dell’emergenza Coronavirus, ma comunque con gli appositi dispositivi sanitari e nel rispetto delle distanze di legge, la commemorazione dei lavoratori deportati dopo gli scioperi antifascisti del 1944. Erano presenti l’assessore comunale Andrea Vannucci, il presidente del Nuovo Pignone Michele Stangarone e i tre segretari generali di Fim Fiom e Uilm Firenze, che hanno svolto anche una breve cerimonia.

Daniele Calosi, Segretario generale della Fiom CGIL di Firenze, ha dichiarato “malgrado la situazione d’emergenza è di vitale importanza ricordare i lavoratori che scioperarono nel Marzo del ‘44, combatterono contro i fascisti e pagarono con la deportazione nel campo di prigionia di Mauthausen, da cui molti non fecero ritorno. Coloro che tornarono e i Partigiani fiorentini sminarono la fabbrica e la restituirono alla città. Oggi combattiamo un nemico molto più piccolo e invisibile, ma altrettanto aggressivo, con la stessa determinazione, e per questo il mondo del lavoro e i lavoratori vinceranno anche questa battaglia. Il 25 Aprile sarà sempre la Festa di Liberazione dalla barbarie nazifascista. Non si accetterà mai nessun tipo di revisionismo storico al riguardo”.