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Come comportarsi in caso di alluvioni

Il 25 novembre la protezione civile spiegherà ai cittadini del quartiere 1 le procedure da seguire in caso di esondazione dell'Arno o terremoti

In caso di emergenza le 27 associazioni che collaborano con la protezione civile di Firenze possono essere operative in pochi minuti e mettere in sicurezza intere zone del centro della città.

Per ottimizzare il lavoro degli operatori, però, è fondamentale che i cittadini sappiano come muoversi. Per questo la protezione civile ha organizzato un incontro che si terrà mercoledì prossimo nel cenacolo della basilica di Santa Croce e cui potranno partecipare tutti i cittadini del quartiere 1.

In quell'occasione gli addetti alla sicurezza spiegheranno i dettagli del piano di protezione civile contro l'emergenza alluvionale che è stato recentemente aggiornato dalla giunta Nardella, ma anche su quello per rispondere a eventuali terremoti e quello in via di definizione sull'emergenza neve e gelo.

"L'idea dell'incontro - ha detto Patrizia Verrusio della Protezione Civile - nasce dall'esigenza di informare i cittadini e di farci conoscere. Abbiamo 27 associazioni di volontariato, 19 di queste sono convenzionate col Comune di Firenze. In caso d'intervento rapido ogni associazione, pronta ventiquattrore su ventiquattro ogni giorno dell'anno, è chiamata ad intervenire mandando dai 2 ai 10 volontari per far fronte ad ogni evenienza".

E visto che negli occhi di molti fiorentini sono ancora ben vivide le immagini dell'alluvione del '66, il presidente di quartiere Maurizio Sguanci ha voluto rassicurare. "La città non è mai stata così sicura - ha detto - Non sono previste misure straordinarie ma ci saranno forti investimenti, da parte del Governo, per quanto riguarda le casse d'espansione dell'Arno e per realizzare il parco del Mensola, a monte della città".