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Città metropolitane, le casse languono

Vertice dei sindaci metropolitani in Palazzo Vecchio. Nardella: "In otto anni sono stati tagliati un miliardo e 170 milioni"

Foto Twitter Anci

A fare i conti in tasca alle città metropolitane è stato il sindaco di Firenze Dario Nardella a Palazzo Vecchio, in chiusura della riunione delle Città Metropolitane. Dal 2010, prima alla Province e poi anche alle Città metropolitane, sono stati tagliati in tutto "un miliardo e centosettanta milioni: questa non è stata una cura dimagrante, è stato un tentativo di omicidio con cui la stessa sopravvivenza di questi enti è stata messa in discussione", ha detto Nardella.

Le quattordici città metropolitane hanno in sostanza ereditato il debito delle vecchie province, ha sottolineato il sindaco metropolitano di Firenze: "ci siamo impegnati nella riduzione di questo stock, e lo facciamo ovunque. Nardella ha sottolineato poi come le Città metropolitane rappresentino "una parte importantissima del sistema paese, e siamo tutti uniti: in questo contesto, pur nella diversità delle visioni politiche, parliamo con una voce sola, a differenza di quanto vediamo adesso nel dibattito pubblico".

Presenti al vertice fiorentino, incentrato proprio sulle finanze delle città metropolitane, sulla sicurezza e sullo sviluppo sostenibile, i sindaci di Milano, Giuseppe Sala, di Torino, Chiara Appendino, di Venezia, Luigi Brugnaro, di Bologna, Virginio Merola, di Cagliari, Massimo Zedda, di Messina Renato Accorinti, di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.