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​Chiusura A1, Cna: "Evitare il caos nelle città"

Il presidente Cna Piana Fiorentina ha scritto a prefetto e sindaci metropolitani in previsione della chiusura del tratto tra Calenzano e Barberino

L'annuncio della chiusura del tratto della A1 tra Calenzano e Barberino ha messo in allarme la Cna fiorentina, il presidente Paolo Conti ha scritto al prefetto Alessandra Guidi e ai sindaci dei territori interessati dalle deviazioni per scongiurare il blocco che "ha fatto impazzire il traffico cittadino" venerdì scorso.

La lettera è indirizzata anche ai sindaci di Calenzano, Campi Bisenzio, Signa e Sesto Fiorentino.

In previsione del nuovo blocco, questa sera e domani, dalle 22 alle 6 "Mi faccio portavoce delle richieste delle imprese dell’area interessata, che, facilmente, può allargarsi all’intera Città Metropolitana - ha scritto Conti - In primis, che la decisione adottata sia responsabile: le imprese sono ragionevoli, se la situazione lo richiede e se i cronoprogrammi dei cantieri sono resi noti e vengono rispettati. Così non è stato lo scorso venerdì, con lo sforamento dell’orario di riapertura del tratto autostradale che ha, in breve, paralizzato l’A1 e fatto impazzire il traffico cittadino". 

Conti ha ricordato "Intervento, quello in programma, che si somma ai tanti altri che investono l’area per quella che, a tutti gli effetti, appare una conseguenza della difficoltà politica nell’adottare, con criterio, le decisioni. La prassi di rimandare, finché la scelta diventa ineluttabile, non è più sostenibile. Prova ne è quello che sta accadendo non solo sul tratto prima citato, ma sulla Fi-pi-li, con cantieri per frane e buche, sull’Autopalio con cantieri tra Firenze e San Casciano e tra San Casciano e Impruneta, sull’A1 con il casello di Impruneta chiuso e sull’Autosole con cantieri fra Firenze Sud e Incisa".

I disagi per i cittadini, i lavoratori e le imprese sono enormi. Come parlare di ripartenza se, ai problemi già accumulati in 16 mesi di pandemia, si aggiungono i costi imposti dal caos dei collegamenti? Se i trasporti impiegano più tempo per le consegne, le imprese sono costrette a trattenere al lavoro i dipendenti oltre l’orario consueto, con straordinari che, di questi tempi, sono economicamente insostenibili. Idem dal punto di vista delle imprese di trasporti: tratte più lunghe richiedono più carburante con costi che, neppure in questo periodo di crisi, sono stati mitigati da un alleggerimento delle accise".

"Cosa vi chiediamo? Di adoperarvi nel caso specifico, per evitare ogni problema connesso alle chiusure di oggi e domani e, più in generale, ma comunque nell’immediato, per agevolare decisioni politiche responsabili che coinvolgano tutti i soggetti interessati, Regione, Città Metropolitana, Comuni, Autostrade, Anas; per dare il via a lavori seri, a regola d’arte, dai tempi certi e una volta per tutte definitivi; per adottare interventi di manutenzione ordinaria costante" ha concluso Conti.