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Chiesa piena e palloncini blu per l'addio a Sofia

Anche il cantante Nek al funerale della piccola morta di leucodistrofia metacromatica. La sepoltura al cimitero monumentale delle Porte Sante

Tante, tantissime persone hanno partecipato al funerale di Sofia De Barros, che nella notte tra il 30 e il 31 dicembre scorsi se n'è andata a otto anni dopo una lunga lotta contro la leucodistrofia metacromatica, una rarissima malattia neurovegetativa.

Nella basilica di San Miniato al Monte, affacciata su Firenze, una folla di persone che hanno voluto manifestare la vicinanza ai genitori di Sofia, Caterina Ceccuti e Guido De Barros, impegnati a far sì che le famiglie dei bambini affetti da patologie simili non restino sole. Tra i volti noti presenti in chiesa anche il cantante pop Nek che nel corso degli ultimi anni è stato loro vicino, seguendo in prima persona la vicenda di Sofia e le attività dell'associazione 'Voa Voa Onlus - Amici di Sofia' creata proprio dai genitori della piccola. Tanti quelli che hanno legato al braccio una fascia blu, il colore del cielo e quello preferito da Sofia. 

Prima della cerimonia senza telecamere, officiata dall'abate di San Miniato Padre Bernardo, Guido De Barros e Caterina Ceccuti hanno detto: "Non ci sono rimpianti  Tutto quello che abbiamo fatto è stato per il bene di Sofia e abbiamo voluto fare squadra anche con altre famiglie" che hanno figli in condizioni simili. "Abbiamo costruito una realtà contro questa sofferenza". 

Per la sepoltura è stato scelto il cimitero monumentale delle Porte Sante, davanti a San Miniato, nel quale si trovano le spoglie di grandi personaggi di Firenze.