Attualità

Cercasi bagni pubblici in centro storico

La dquerelle sui servizi igienici è una battaglia stagionale che nel periodo estivo risente della frequentazione dei locali e delle bevute all'aperto

A cadenza stagionale la città di Firenze affronta il problema dei bagni pubblici nel centro storico. La movida della bella stagione, l'aumento dei turisti e delle consumazioni all'aperto alza il livello della richiesta di servizi igienici che non sarebbero in grado di rispondere alla domanda. In realtà alcuni bagni aperti al pubblico ci sono, sono presenti su numerose mappe cartacee e mappe virtuali, ma sono a pagamento. Per questo motivo, forse, i servizi dei locali pubblici restano i più gettonati.

Gli esercenti sarebbero oberati dalle richieste che prevedono la gestione del bagno, soprattutto per quanto riguarda le pulizie. Le categorie economiche in passato hanno sottolineato il problema della grande richiesta di utilizzo dei bagni da parte degli avventori. C'è chi ha provveduto in autonomia ed ha predisposto sistemi di controllo analogici come ad esempio la chiave nascosta sotto al bancone ed all'occorrenza il servizio è "Fuori uso" oppure escamotage digitali come l'apertura solamente a chi detiene uno scontrino fiscale comprovante l'avvenuta consumazione presso il locale. 

Non bastano i punti strategici individuati sino ad oggi nel centro storico, i servizi nei vicoli, i bagni chimici ed autopulenti stile piazza Indipendenza oppure luoghi aperti al pubblico e deputati a grandi assembramenti come ad esempio il Mercato Centrale, ed ancora i servizi creati da zero in alcune piazze come Santo Spirito? Sembrerebbe di no.

A tornare sull'argomento è stato il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale Jacopo Cellai che ha accusato “Nonostante l’attenzione richiamata ripetutamente sulla carenza di bagni pubblici in una città con milioni di visitatori, l’Amministrazione Nardella non è ancora riuscita a realizzare dei servizi igienici adeguati in particolar modo nel centro storico, all’interno del perimetro compreso fra piazza del Duomo, piazza Signoria e piazza Santissima Annunziata ove si concentrano i principali flussi turistici”. “Il vincente modello amministrativo Firenze sicuramente fa acqua nel garantire servizi essenziali per i turisti e per garantire il decoro di una città d’arte di richiamo internazionale. Troppi esercizi commerciali sono costretti a mettere a disposizione i propri servizi igienici gratuitamente assolvendo una funzione pubblica che spetterebbe all’Amministrazione. E troppo spesso emanano miasmi indegni di una città ambasciatrice nel mondo della grande bellezza italiana. A quando - chiede il Consigliere Cellai - la creazione di una rete di servizi igienici pubblici nel centro storico corredata di un’adeguata segnaletica di riferimento?”.