Cronaca

Cena e non paga, l'incubo dei ristoratori, espulsa

Espulsa e rimpatriata la donna di 50 anni denunciata più volte per non aver saldato i conti di colazioni, pranzi e cene nei ristoranti fiorentini

Negli ultimi tempi aveva collezionato una serie di denunce per il reato di insolvenza fraudolenta, e non solo, in diversi ristoranti del centro storico di Firenze, ieri mattina la Polizia di Stato ha provveduto all'espulsione dal territorio nazionale di una cittadina lituana di 50 anni

Da quanto ricostruito, avrebbe consumato colazioni, pranzi e cene in diversi locali, anche rinomati di Firenze, ma al momento di saldare il conto, si sarebbe spesso data alla fuga o rifiutata di pagare.

L’ultimo episodio è di domenica sera, la cittadina dell’est Europa infatti, avrebbe mangiato in un ristorante di Piazza della Signoria e si sarebbe poi rifiutata di pagare. Intervenuta la volante di via Zara, alla richiesta degli agenti di fornire le generalità, la donna avrebbe mentito, inoltre, nell’occasione, all’interno del suo zaino sono stati trovati dai poliziotti un martello, un coltello ed una tenaglia, oltre a diversi documenti appartenenti ad una terza persona e risultati essere il provento di un furto. Per lei è scattata oltre alla denuncia per insolvenza fraudolenta, anche quella per i reati di ricettazione, false attestazioni a Pubblico Ufficiale e porto d’oggetti atti ad offendere.

La donna, in varie occasioni passate avrebbe utilizzato l’escamotage della dichiarazione di nomi, nazionalità ed età, sempre diverse, addirittura coprendo un range che andrebbe dai 30 ai 60 anni, a seconda delle esigenze del caso ed a volte anche riferendo di essere cittadina di paesi che in Italia risultano essere esenti visto, ossia consentono di poter soggiornare nel nostro Paese per 3 mesi senza nessuna formalità di sorta.

Nelle ultime settimane la 50enne sarebbe così diventata quasi un incubo per i ristoratori del capoluogo toscano, in alcune circostanze, avrebbe addirittura aggredito e minacciato con vari strumenti da taglio, esercenti e clienti nel tentativo di farli desistere dal richiedere il pagamento di quanto dovuto.

La cittadina straniera gravitava anche presso lo scalo aereo Fiorentino, dove avrebbe più volte creato problemi alla sicurezza aeroportuale e disturbato i passeggeri in transito.

Proprio per questi motivi, lo scorso Febbraio il prefetto di Firenze ha emesso un decreto di allontanamento per motivi di Pubblica sicurezza, con l’obbligo di lasciare il territorio nazionale entro 10 giorni.

Per i cittadini comunitari l’allontanamento infatti, non avviene di norma per irregolarità sul soggiorno, ma solo dopo un’attenta valutazione, tramite cui si verifica che l’ulteriore permanenza della persona può mettere in pericolo l’incolumità Pubblica e la normale convivenza civile.

La donna però non avrebbe ottemperato a tale decreto e pertanto il questore della provincia di Firenze, dopo aver ottenuto il necessario “documento di rientro”, grazie anche alla preziosa collaborazione dell’Ambasciata Lituana di Roma e del Console onorario di Firenze, ne ha disposto l’esecuzione immediata, che è avvenuta ieri con un volo di sola andata per la Lituania via Germania con la collaborazione della Polizia tedesca.

La donna è stata scortata a bordo del mezzo da personale specializzato dell’Ufficio Immigrazione e della Polaria di Firenze, fino al suo Paese di origine, dove è stata affidata alle locali autorità di Polizia.