Cronaca

In cella con il telefonino all'orecchio

Un detenuto è stato sorpreso a comunicare con l'esterno dalla sua cella nel carcere di Sollicciano. La denuncia del sindacato di polizia Osapp

Il carcere di Sollicciano

Un agente di custodia durante il normale controllo di ronda ha scoperto che un detenuto stava telefonando con un piccolo cellulare dalla sua cella nella terza sezione del reparto giudiziario nel carcere di Sollicciano. L'uomo stava parlando con persone esterne al penitenziario in violazione alle regole del penitenziario. 

A denunciare l'episodio è stato il sindacato di polizia penitenziaria Osapp. In una nota, il segretario Leo Beneduci ha così commentato la vicenda: "E' sempre e solo la polizia penitenziaria che riesce a disimpegnare fino in fondo il proprio dovere con sacrificio e in precarietà di organico e di risorse continuando a mantenere integre le condizioni di sicurezza e di legalità interne alle carceri, a Firenze come altrove, andando ad individuare con perizia strumenti che possono minare la sicurezza della collettività esterna quali ed appunto i telefoni cellulari". 

Il ritrovamento dei cellulari "e altro" nelle strutture di detenzione, ha poi aggiunto nella nota Beneduci, "è ormai all'ordine del giorno, per i quali da tempo denunciamo una sorta di ''supremazia'' dei detenuti nei confronti del personale e dell'istituzione, quali accorgimenti e quali misure siano stati adottati da parte degli organi preposti come il Provveditore Regionale Antonio Fullone, atteso che non risultano ad oggi nonostante il ripetersi dei gravi episodi interventi significativi".