Politica

Caso Sguanci, il Pd chiede vertice di maggioranza

Il capogruppo a Palazzo Vecchio Bassi: "Non accettiamo diktat su rotture di maggioranze politiche costruite su principi e azioni condivisi da anni"

Angelo Bassi

Le parole di apprezzamento su Benito Mussolini scritte su Facebook dal presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci hanno innescato a Palazzo Vecchio una crisi di maggioranza che il Pd tenta di risolvere convocando un vertice con gli esponenti di Art.1-Mdp, pronti a rompere l'alleanza se Sguanci non rassegnerà le dimissioni (vedi qui sotto gli articoli collegati).

"Non possiamo accettare diktat su rotture di maggioranze politiche costruite su principi e azioni condivisi da anni con serietà e trasparenza - scrivono in una nota il capogruppo dem Angelo Bassi e il segretario cittadino Massimiliano Piccioli - Per quanto sia grave l'episodio, come noi stessi abbiamo evidenziato per bocca del segretario nazionale del Pd e del sindaco, ci aspettiamo dagli alleati di Mdp che certe decisioni si prendano solo dopo un confronto e non a mezzo comunicato stampa". 

"Non prendiamo lezioni di antifascismo - scrivono ancora Bassi e Piccioli - Il gruppo Pd ha promosso, sostenuto e votato la modifica al regolamento comunale introducendo regole più strette per contrastare l'apologia del fascismo. Siamo pronti da adesso in qualunque momento a un incontro per affrontare la question. Peraltro la richiesta che sia il sindaco a 'dimissionare' il presidente Sguanci, per chi conosce un minimo la regole, è del tutto improprio e denota il tentativo di una strumentalizzazione politica. La questione istituzionalmente compete al Consiglio di Quartiere 1".