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A Careggi risorse per lo screening polmonare

L'azienda ospedaliero universitaria nella rete italiana di individuazione precoce del tumore polmonare. Via alla definizione del target di popolazione

Si comincerà con la definizione della popolazione target, poi si passerà ai protocolli di reclutamento, quindi allo screening vero e proprio per individuare precocemente casi di tumore al polmone: è l'obiettivo con cui la Regione destina all'azienda ospedaliero universitaria fiorentina di Careggi risorse messe a disposizione dal Ministero per 65.186 euro.

Careggi è infatti tra i centri individuati dal decreto ministeriale del 2021 per costituire la “Rete Italiana Screening Polmonare” (Risp), per individuare precocemente casi di tumore al polmone attraverso un programma di prevenzione e monitoraggio che coinvolgerà soprattutto la popolazione considerata ad alto rischio, quella di età compresa tra i 55 ed i 75 anni, fumatori di almeno un pacchetto di sigarette al giorno da 30 anni o ex fumatori da meno di 10 anni.

Il via libera è arrivato dalla giunta regionale con l’approvazione di una delibera proposta dall’assessore Simone Bezzini. L'iniziativa ha lo scopo di definire ed armonizzare i protocolli di reclutamento della popolazione target per l’organizzazione di un programma di screening del carcinoma polmonare e per il successivo percorso diagnostico-terapeutico, da attuare sulla base della evidenza scientifica disponibile.

"Studi precedenti, che hanno sempre visto coinvolta la nostra Regione, dimostrano come lo screening polmonare con tac a basso dosaggio sia in grado non solo di fare diagnosi precoce di questa patologia - spiega Bezzini - ma anche in prospettiva di ridurne la mortalità. Inoltre è molto importante associare questi interventi di screening a iniziative strutturate di disassuefazione al fumo, che è la causa principale di tumore al polmone".