Attualità

Il Risorgimento non scalda i cuori

Oggi come nel 1865 i fiorentini preferiscono dirsi figli della "culla del Rinascimento" piuttosto che cittadini di una ex capitale dell'Italia unita

L'avventura di Firenze capitale rischiò di mandare in dissesto le casse comunali. In 6 anni infatti, per realizzare le modifiche alla struttura urbanistica cittadina si venne a creare un buco di bilancio di 90 milioni di vecchie lire.

Anche per questo i fiorentini vissero come una violenza la nomina a capitale del Regno d'Italia, che provocò nella Firenze rinascimentale una profonda e radicale trasformazione. Sia i giovani che gli intellettuali del tempo si dimostrarono tiepidi nell'accogliere la notizia, un po' per campanilismo, un po' per ragioni economiche.

Tutto questo è stato raccontato nel salone dei 500 nel corso del primo appuntamento delle celebrazioni di Firenze capitale da due studenti del Michelangiolo che dal palco hanno letto brani tratti da "Firenze capitale" di Ugo Pesci e da "Cronaca di Firenze capitale" di Sergio Camerani.

Due letture che ripropongono il pensiero di giovani e intellettuali dell'epoca, ma che fanno il paio con quello degli studenti che hanno partecipato alle celebrazioni nel salone dei '500 e che si sono dimostrati piuttosto impreparati sulla storia patria.

Guarda qui sotto le video interviste ai ragazzi