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Buoni spesa e negozi di vicinato, a quale prezzo?

Lapo Cantini di Confesercenti risponde alle domande di QuinewsFirenze sul rifornimento anti crisi che può essere fatto attraverso i buoni spesa

I comuni hanno avviato la distribuzione dei buoni spesa previsti dalla manovra economica per fronteggiare la crisi dovuta all'epidemia, chi ha perso il lavoro e più in generale le famiglie in difficoltà possono accedere ad un sostegno economico rappresentato da aiuti del valore di 100 e fino a 500 euro a seconda del nucleo familiare, mentre i buoni sono titoli cartacei del valore di 10 euro l'uno.

Lapo Cantini, responsabile di Confesercenti Firenze ha risposto alle domande di QuinewsFirenze sulla spesa durante la crisi da coronavirus.

Cosa si potrà acquistare?

"Con i buoni spesa si potrà comprare tutto nei negozi di vicinato anche pane e latte, forse i negozi di vicinato sono più scomodi per una spesa pesante ma essendo esercizi di prossimità sono assolutamente più easy soprattutto per anziani e categorie in difficoltà".

Molti sindaci stanno rilanciando l'appello a fare la spesa nel vicinato, ma i prezzi non sono proprio quelli della grande distribuzione.

"Stiamo lavorando affinché ci sia una scontistica anche nei negozi di vicinato che aderiranno ai buoni spesa. Il problema del rialzo dei prezzi in questi giorni si è registrato anche nella grande distribuzione e in alcuni settori tipo l'ortofrutta dipende dalla filiera. Perché vogliamo negare a chi sta peggio di mangiare meglio?".

Ci sarà modo di individuare gli esercenti convenzionati? 

"Stiamo collaborando con l'Amministrazione per capire come predisporre quanto prima un elenco di esercizi convenzionati come hanno fatto altri comuni bisognerebbe fare convergere tutte le richieste su un unico indirizzo di posta elettronica che dovrebbe essere promosso anche dalle categorie economiche".

Per gli esercenti si tratta di dover fronteggiare un carico di lavoro maggiore oltre alla spesa per i dispositivi di protezione.

"Per questo motivo Confesercenti si è fatta anche portavoce della richiesta di dispositivi quali le mascherine alle quali molti esercenti hanno dovuto provvedere in proprio per garantire la sicurezza di titolari e dipendenti”. 

In base al Decreto del 28 Marzo i buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari possono essere spendibili in tutte le realtà commerciali del territorio, grande distribuzione ma anche piccoli esercizi commerciali di vicinato spetta però ai sindaci darne notizia.

Raffaele Viggiani, vicepresidente nazionale Fiesa e Confesercenti Firenze a tal proposito ha commentato “Le nostre attività sono in prima linea tutti i giorni assumendosi anche i rischi del caso e svolgono ormai una funzione essenziale nella riduzione di file ed assembramenti nei supermercati del territorio. Siamo a disposizioni dei sindaci per verificare insieme eventuali problematiche di logistica e distribuzione del prodotto, naturalmente in conformità con le restrizioni sanitarie introdotte per l’emergenza Coronavirus”.