Attualità

Bufera sulle consumazioni a 50 metri dai locali

Rivolta dei commercianti dopo l'ordinanza del sindaco che ha vietato le consumazioni di cibi e bevande fino a 50 metri dagli esercizi pubblici

Le categorie economiche sono insorte a Firenze dopo l'ultima ordinanza firmata dal sindaco Dario Nardella che prevede il divieto di consumare cibi e bevande entro i 50 metri dai locali pubblici.

La Federazione dei pubblici esercizi guidata da Aldo Cursano si è detta subito contraria "Sono pronto a chiudere la mia attività per protesta" ha detto Cursano intervenendo sui social in queste ore dopo aver commentato tra i primi il post di Nardella sui social "I pochi locali rimasti aperti per spirito di servizio e per mantenere una luce accesa nel centro della ns città chiuderanno! Grazie per l'aiuto!". 

Molte le reazioni da parte dei titolari di bar ed attività di somministrazione che si sono schierati contro il provvedimento "Ci mette in difficoltà" hanno detto perché "a questo punto i clienti restano a casa". Clienti costretti ad usare il conta passi per sapere a che punto possono sorseggiare il caffè oppure addentare il panino.

"Troppi assembramenti nei dintorni dei locali e nelle aree verdi" questa la motivazione alla base dell'ordinanza che recita "Vietata la consumazione di cibi e bevande sul posto o nel raggio di 50 metri dall’esercizio commerciale in cui sono stati acquistati".

L'atto firmato dal sindaco impone inoltre che nell’autocertificazione che accompagna la consegna a domicilio debbano essere indicati il venditore, il cliente e il percorso da compiere.