Un ritorno agli antichi fasti e lo sguardo al futuro: così rinasce il Giardino di Boboli, museo all'aperto che si prepara a un'opera complessiva di restauro e valorizzazione per investimenti oltre i 50 milioni di euro.
Il progetto si chiama Boboli 2030 e nei prossimi 8 anni renderà il polmone verde - 33 ettari di storia, arte e natura nel cuore di Firenze - ancora più bello, accessibile e sostenibile grazie al interventi che riguarderanno il suo patrimonio architettonico, le sculture e le fontane, il miglioramento della fruizione da parte dei visitatori, la creazione di nuovi servizi, l'ottimizzazione delle risorse idriche, un nuovo sistema di illuminazione e videosorveglianza.
A presentare il piano ci ha pensato stamani il direttore degli Uffizi Eike Schmidt alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione Eugenio Giani e del sindaco di Firenze Dario Nardella.
Grazie al maxiprogetto, Boboli anno dopo anno vedrà nascere servizi sempre migliori e più numerosi, grazie anche all'impiego di spazi finora inutilizzati come gli appartamenti e la porzione di giardino occupati fino a pochi anni fa e adesso recuperati. Accoglieranno tra le altre cose i depositi di ultima generazione per una delle collezioni di arazzi e tappeti più grandi al mondo. E poi il centro espositivo, i punti ristoro, i laboratori di restauro e il centro didattico.
Intanto però altri restauri sono completati o in dirittura d'arrivo. In autunno riaprirà la storica Kaffeehaus dopo il recupero architettonico (700mila euro di investimento) che ha incluso il ripristino degli affreschi settecenteschi e la realizzazione di un nuovo impianto di condizionamento e illuminazione. Appuntamento a Ottobre con la suggestiva caffetteria granducale che dopo anni di chiusura al pubblico tornerà attrezzata con bancone, tavoli all'interno e all'esterno.