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Bibliotecari, errore nel concorso, tutti ammessi alla prova scritta

Il Comune spiega "Per errore di battitura, una delle domande riportava due risposte esatte su tre. Ciò avrebbe comportato un differente trattamento"

Una doppia risposta esatta su tre nel concorso per istruttori direttivi bibliotecari ha causato l'annullamento della prova selettiva, lo slittamento dei tempi e l'ammissione di tutti i candidati alla prova scritta, è quanto accaduto al Comune di Firenze che lo ha spiegato con una nota ufficiale. Otto i posti a concorso.

La nota di Palazzo Vecchio "Sul concorso per 8 posti da istruttore direttivo bibliotecario l'amministrazione precisa che dopo la seconda prova preselettiva, a seguito di una segnalazione effettuata da parte dei candidati, è emerso che, per errore di battitura, una delle domande riportava due risposte esatte su tre invece di una su tre. Ciò avrebbe comportato una differente difficoltà, e quindi un differente trattamento, tra coloro che avevano partecipato alla prima prova preselettiva e coloro che avevano partecipato alla seconda prova preselettiva. A tutela dei partecipanti e per rispettare il principio di garantire il medesimo grado di selettività, la commissione poteva decidere di ripetere le prove oppure ammettere tutti i candidati delle preselettiva a quelle successive. La commissione ha quindi deciso per la seconda possibilità. Tutti i partecipanti alle preselettiva, quindi, saranno convocati alla prova scritta".

"Si è trattato di un errore meramente tecnico e ci dispiace se ciò abbia generato disagi o allarme ma questo non produrrà conseguenze sul proseguimento dell’iter concorsuale - hanno dichiarato la vicesindaca Alessia Bettini e l'assessora al personale Maria Federica Giuliani - la selezione continuerà con la prova scritta, come previsto dalla commissione, di cui verrà comunicata data di svolgimento in rete civica. Vogliamo sgombrare il campo da ogni dubbio - hanno aggiunto - dato il rischio di fraintendimento generato dai titoli di alcuni organi di stampa. Sottolineiamo piuttosto che la tempestiva comunicazione ai candidati del rinvio della prova, da parte della commissione, è stato un atto per tutelare tutti i candidati e non allungare i tempi".