Attualità

Biblioteca dei ragazzi all'Istituto Pestalozzi

La biblioteca comunale dei ragazzi sarà gestita dall’Istituto comprensivo Centro Storico Pestalozzi, con la collaborazioni di altre associazioni

La Biblioteca dei Ragazzi di via Tripoli è stata chiusa "temporaneamente" suscitando la perplessità di molti frequentatori, il Comune di Firenze ha annunciato che concederà gratuitamente l’utilizzo dei locali e del patrimonio librario della biblioteca all’istituto comprensivo Centro Storico Pestalozzi per garantire la prosecuzione del servizio bibliotecario in favore delle scuole del centro storico.

Nata come spazio specializzato in letteratura per ragazzi, nel tempo era stata affiancata da nuove sezioni specificamente dedicate all’infanzia nelle altre biblioteche cittadine, per esempio quella delle Oblate o la Bibliotecanova, ed era frequentata, anche a causa del suo orario di apertura al pubblico molto ridotto, soprattutto dai bambini e ragazzi delle scuole dell’Istituto comprensivo.

Sarà stipulata una convenzione che prevede l’estensione ad altri soggetti volontari e il Comune si impegna a mettere a disposizione il proprio personale bibliotecario per la formazione, il supporto e la consulenza nella gestione dei libri e a provvedere alla spese di pulizia dei locali. L’istituto comprensivo si farà carico di garantire la fruizione del servizio da parte dei propri studenti e di quelli delle scuole limitrofe che ne faranno richiesta. L’accordo avrà una durata sperimentale di due anni. Sono già in corso interlocuzioni con rappresentanti di genitori e associazioni e lunedì prossimo ci sarà un incontro per definire il quadro. “Come promesso – ha sottolineato l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – la biblioteca dei ragazzi riaprirà e continuerà ad essere un presidio di cultura e socialità del centro storico. Le biblioteche civiche sono un patrimonio prezioso che vogliamo difendere e incrementare”. “Un luogo di cultura molto vissuto e apprezzato dai nostri ragazzi e dai nostri studenti – ha aggiunto l’assessore all’educazione Sara Funaro - che torna alla cittadinanza grazie all’impegno dell’amministrazione e alla disponibilità della scuola e delle associazioni”.