Attualità

Benessere, l'abusivismo esplode ai tempi del Covid

Confartigianato ha lanciato l'allarme sul fenomeno dell'abusivismo commerciale nel settore del benessere, favorito dal lockdown delle imprese

La presenza degli operatori abusivi tra parrucchieri ed estetisti avrebbe comportato una perdita del 30 per cento per il fatturato delle imprese in regola, è questo l'allarme lanciato da Confartigianato Firenze.

Il presidente Alessandro Sorani ha sottolineato "La salute è gravemente messa a rischio da persone che non rispettano i rigidi protocolli a cui i nostri professionisti sono tenuti. Saltano tutte le garanzie di salute e sicurezza, creando un problema sociale evidente. Senza parlare dell’assoluta mancanza di regolarità fiscale. Il lockdown ha fatto riemergere il sommerso mostrandone tutta la sua pericolosità e i danni al settore”.

I numeri di Confartigianato "Una perdita pari in media a 30 milioni di euro l’anno, per le 2.500 imprese e gli 8 mila addetti nell’area fiorentina nel settore del benessere, quindi parrucchieri, estetisti, tatuatori e piercing. Una concorrenza sleale in città che è diventata ancora più forte durante il primo lockdown della primavera scorsa, quando le attività di servizi alla persona erano serrati e l’abusivismo aveva più campo libero, pubblicizzando prestazioni a domicilio in piena pandemia. Si calcola che solo in quei mesi la perdita sia stata di ben 20 milioni".

Confartigianato in collaborazione con il Comune di Firenze, ha lanciato una campagna social di sensibilizzazione contro i falsi professionisti e l’abusivismo.

"Le nostre imprese ci mandano continuamente segnalazioni - ha detto il responsabile Benessere, Renzo Nibbi - Confartigianato ha deciso di impostare una campagna antiabusivismo che stimoli le attività di prevenzione e repressione del fenomeno e aumenti la sensibilità della clientela. Solo gli operatori regolari sono in grado di garantire la corretta applicazione dei protocolli igienici e di distanziamento che le normative anticovid prevedono: ora più che mai rivolgersi ad operatori abusivi è un pericolo”.