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Strage al Bardo, un biglietto contro il terrore

Tre anni dopo l'attentato che costò la vita a 24 persone i musei civici fiorentini aprono le porte a chi presenta il biglietto del museo di Tunisi

Il museo del Bardo di Tunisi

L'amicizia tra Firenze e Tunisi si rinnova tre anni dopo l'attentato rivendicato dall'Isis che il 18 marzo del 2015 fece 24 vittime nel museo del Bardo, uno dei più antichi del mondo arabo. Il gemellaggio culturale lanciato dal capoluogo toscano riguarda in modo particolare la promozione museale con l'iniziativa 'Virgilio', grazie alla quale chi è in possesso del biglietto del Bardo può visitare gratuitamente i Musei civici fiorentini. Dall'altra parte del Mediterraneo, a Tunisi, il Bardo accoglie la mostra 'Antichità d'Africa agli Uffizi', dedicata alla collezione di antichità pre-romane conservate nella galleria fiorentina. 

“La cultura – ha detto il sindaco Dario Nardella – per noi è un argine potente contro la barbarie e uno dei principali strumenti per lo sviluppo, la formazione e la convivenza dei popoli”. 

L'amicizia tra Firenze e Tunisi è fissata anche nella toponomastica: a Firenze, infatti, è stato inaugurato Largo Tunisi, alla presenza del sindaco Seifallah Lasram, mentre a Tunisi è nata Rue de Florence, dove ha sede l'Ambasciata d'Italia. A sancire la collaborazione tra le due città, poi, è stata la prima edizione di Unity in Diversity, il forum dei sindaci delle città del mondo che si tiene a Firenze dal 2015 e al quale hanno partecipato i rappresentanti del Quartetto Tunisino Premio Nobel per la Pace, il sindaco di Tunisi e il direttore del Museo del Bardo. Il 13 gennaio 2016 il sindaco Nardella ha firmato con Lasram anche un Patto di Cooperazione che, prendendo ispirazione dalla Carta di Firenze di Unity in Diversity, sancisce lo sviluppo di progetti congiunti in vari settori e in particolare nell'ambito della produzione culturale e nella valorizzazione museale, dal concerto del Maggio Musicale Fiorentino al Festival di El Jem ad oggi, giorno in cui le due città commemorano le vittime della strage.