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Autovelox, multa bocciata ma Aduc mette in guardia

Il giudice di Appello di Firenze ha annullato una multa elevata sul viale Etruria ma "Attenzione, oggi sono tutte legittime" è l'avviso di Aduc

Una multa elevata nel 2018 dall'autovelox del viale Etruria, alle porte di Firenze, è stata annullata dal giudice di Appello con spese legali a carico di Palazzo Vecchio. Il tratto di strada non sarebbe stato idoneo, in base alla normativa vigente nel 2018, per ospitare l'occhio elettronico ed elevare la contravvenzione di 190 euro per sforamento dei 50 chilometri orari.

E' l'ultimo capitolo di una lunga serie di ricorsi contro uno degli autovelox più contestati di Firenze. La multa era già stata annullata dal Giudice di Pace con rimborso e spese a carico di Palazzo Vecchio per il contenzioso ma il Comune di Firenze ha fatto ricorso e la sentenza di Appello è arrivata dopo 3 anni: multa bocciata e spese più salate a carico dell'amministrazione.

Secondo i consumatori ci sarebbe però poco da gioire perché nel frattempo la normativa è cambiata, a spiegarlo è stata Aduc dalla sede di via Cavour.

Vincenzo Donvito, presidente di Aduc ha spiegato "Dal 2010, quando Aduc si è attivata in materia, migliaia di ricorsi che abbiamo fatto presentare sono quasi sempre risultati vincenti. Ma, attenzione, questa sentenza di oggi e le precedenti riguardano fatti antecedenti il 2020, quando la legge indicava certe caratteristiche per le strade su cui potevano essere installate queste macchinette automatiche. A Settembre 2020, col decreto semplificazioni (120/2020), il legislatore ha dato una mano alle irregolarità fiorentine, e non solo. Invece di imporre ai Comuni di rivedere le installazioni, è stata cambiata la legge: autovelox automatici sono possibili in tutte le strade urbane... quindi anche in piazza Signoria. Il problema è stato quindi “risolto” facendo deroga alla sicurezza stradale e accettando di fatto le irregolarità del Comune. Che, purtroppo, si è ben guardato dal rivedere la propria politica in materia, per esempio non multando a gogo chi sfora i 50 KmH (facilissimo sui viali) ma mettendo dissuasori di velocità. Il Comune ha gioito vedendo confermata la sua politica di introiti finanziari dalle multe, continuando a venir meno alla propria vocazione di informatore ed educatore verso gli automobilisti indisciplinati: siamo sicuri che educhi meglio (e generi maggiore sicurezza) una multa che non evitare che il conducente violi il codice?" ha concluso il portavoce dei consumatori.