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Autisti in rivolta "In prima linea senza dignità"

Orari insostenibili e strutture inadeguate al cambio del turno, queste le accuse della rappresentanza sindacale in vista dello sciopero nazionale

Aderiranno allo sciopero nazionale dei trasporti per il rinnovo del contratto scaduto da tre anni ma gli autisti fiorentini hanno anche altri motivi per partecipare alla protesta. I ferrotranvieri hanno puntato il dito sugli orari di lavoro e sulle condizioni delle fermate di cambio turno.

"Ricordiamoci che siamo sempre stati in prima linea durante l'emergenza sanitaria mettendo a repentaglio la nostra salute e quella dei nostri familiari" con queste parole la rappresentanza sindacale di Ataf è intervenuta, in vista dello sciopero di lunedì 8 Febbraio che vedrà l'astensione dal lavoro dalle 18 alle 22, per mettere in evidenza alcune problematiche riscontrate durante l'emergenza sanitaria.

"Non è più accettabile la mancanza di adeguate strutture nei principali punti di cambio come San Marco, Dalmazia e Foggini. Non si possono effettuare gli intervalli per il recupero psicofisico al freddo e sottoposti alle intemperie. La pandemia ci ha insegnato inoltre che gli orari di lavoro non sono più sostenibili e serve una riduzione dei turni al più presto" hanno concluso i membri della Rsu.

Massimo Milli della Faisa Cisal ha commentato "Sembra che le risorse economiche destinate al trasporto regionale siano giunte a destinazione, auspico che su questa base si possa riaprire un confronto con le parti per risolvere in breve tempo la vertenza in corso".