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Aumento tassa di soggiorno, rivolta nel Fiorentino

L'emendamento alla Finanziaria presentato dal parlamentare fiorentino del Pd Federico Gianassi ha fatto scoppiare la rabbia tra gli albergatori

"Siamo arrabbiati, ma non del tutto stupiti" con queste parole le associazioni di categoria della ricettività hanno commentato la proposta presentata dal deputato Federico Gianassi, ex assessore a Palazzo Vecchio, alla Finanziaria.

L'emendamento propone di innalzare a 10 euro il limite di imposizione della tassa di soggiorno per gli alberghi.

"Una famiglia di 4 persone per una notte in hotel si trova a pagare 40 euro in più del prezzo della camera. E per cosa? Ci piacerebbe che il sindaco Nardella si esprimesse subito in proposito, senza nascondersi, visti i suoi rapporti con chi ha avanzato la proposta. Se lui è d'accordo lo dica chiaramente e la nostra categoria, tutta, gli farà sentire il proprio disaccordo" così Monica Rocchini di Assohotel Confesercenti Firenze, Francesco Bechi di AIA Federalberghi Firenze e Stefano Rosselli di Confindustria Firenze sezione Industria Alberghiera hanno commentato in una nota congiunta.

"I Comuni - prosegue la nota - non possono pensare di continuare a far cassa a spese del turismo trincerandosi dietro costi sostenuti per ordinarie manutenzioni e quant'altro. L'emendamento per innalzare a 10 euro il limite di imposizione della tassa di soggiorno per gli alberghi, di fatto raddoppiata, è irricevibile. E il fatto che arrivi da un ex assessore di Palazzo Vecchio rende tutto assai amaro. Non ci si rende conto che il settore viene da due anni drammatici per la pandemia e ora il rialzo dei costi energetici vanifica in buona parte la ripresa. Anche nel periodo ante-Covid abbiamo richiesto una diversa rimodulazione delle tariffe, al ribasso, inserendo criteri che favoriscano la destagionalizzazione. Così come riteniamo fondamentale individuare strumenti di premialità per coloro che scelgono di soggiornare nella nostra città. Come associazioni di categoria, inoltre, vogliamo esprimerci sulle scelte che vanno a incidere sulle politiche turistiche e non essere sempre spettatori di decisioni già prese poiché ci riteniamo attori principali dell'ospitalità".