Toscani in TV

L' atlante delle farfalle di Leonardo Dapporto

Zoologo dell’Università di Firenze, creatore del Santuario delle Farfalle all'Elba ha illustrato a Geo lo studio per catalogare le centinaia di specie

Autore della ricerca pubblicata sulla rivista Molecular ecology, Leonardo Dapporto, è ricercatore in zoologia all’Università di Firenze. Alle telecamere di Geo, il programma Rai di approfondimento dedicato all’ambiente, racconta alla conduttrice Sveva Sagramola i risultati più importanti di questo studio che ha censito, monitorato, catalogato l’insetto simbolo della primavera.

Nello specifico sono state sequenziate per DNA mitocondriale tutte le specie di farfalle viventi in Europa. Come spiega Dapporto: “Se andiamo in un prato e cerchiamo di raggruppare le farfalle che ci vivono per specie, lo faremo per grandezza colore e altri dati evidenti ma in realtà anche farfalle molto molto simili tra di loro possono appartenere a specie diverse. Da qui l’esigenza di analizzare i DNA e ottenere una mappatura rigorosa di specie. 369 sono le specie censite in Italia dove ne erano conosciute solamente circa 280 a seconda delle liste tassonomiche, quindi un centinaio erano specie criptiche.” 

Lo studio ha anche fornito una vera propria mappa delle nazioni delle farfalle: “Le nazioni delle farfalle sono tre: zona appenninica, zona alpina e Sicilia e ogni ambiente ha bisogno di una protezione diversa. Ad esempio preservando le piante ospiti di cui si nutrono i diversi tipi di farfalle o l’habitat dal punto di vista climatico soprattutto. L’innalzarsi delle temperature in montagna ad esempio sta mettendo a rischio la sopravvivenza di alcune specie che stanno morendo per il freddo e non è un controsenso: le larve sopravvivono all’inverno giacendo sotto una coltre di neve che le protegge ma con lo sciogliersi prematuro della neve rimangono scoperte e periscono.”

Dapporto ha inoltre creato all’Isola d’Elba, nel 2009, il Santuario delle farfalle in collaborazione con Legambiente ed Parco Arcipelago Toscano. L’isola è il luogo in Europa in cui ci sono presenti il maggior numero di endemismi per unità di superficie e il santuario rappresenta un sistema di difesa e protezione di questa straordinaria ricchezza.