Attualità

Ataf e sindacati ai ferri corti

Rsu verso la proclamazione dello stato di agitazione dopo il tavolo in Palazzo Vecchio. "Nessuna certezza su porte telematiche e caos alla stazione"

L'aria è pesante e carica di elettricità nei rapporti tra sindacati e azienda dopo l'incontro di ieri in Comune. Incontro che le rsu hanno definito "tutt'altro che soddisfacente". 

Dopo la revoca dello sciopero programmato lo scorso 11 maggio, spiegano i rappresentanti dei lavoratori di Ataf, gli impegni del Comune "sono stati largamente disattesi: non abbiamo evidenza di una miglior collaborazione da parte della Polizia municipale". E ancora "le 24 nuove porte telematiche sulle corsie preferenziali si installeranno solo dopo tutti gli iter relativi ai ricorsi sulla procedura di gara effettuata per il loro montaggio, quindi non in tempi brevi, e soprattutto, nulla di buono anche al riguardo alla situazione caos dell'area della stazione ingorgata di cantieri, per cui non ci sono proposte concrete". 

A rendere ancora più complicati i rapporti tra azienda a sindacati, poi c'è una parola, dietro alla quale si nasconde una prospettiva che ai lavoratori non piace. La parola è "taglio" e si riferisce ai chilometri percorsi dai bus. Sono sempre le rsu a dire che "nonostante da tempo si sbandieri che i chilometri del servizio urbano di Firenze sarebbero aumentati, la realtà illustrataci è che ci sarà un ulteriore taglio, già deciso nel 2011, e che il Comune lavora perché non vi sia, ma non dà sicurezze in proposito, vincolando tutto al reperimento delle risorse necessarie".

Il punto di rottura insomma sembra non essere lontano e i sindacati hanno già detto di valutare l'apertura dello stato di agitazione in vista del prossimo tavolo fissato il 16 ottobre.