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Ataf attiva misure di tutela contro il Coronavirus

L'azienda del trasporto locale su gomma ha predisposto misure di sicurezza per tutelare conducenti e passeggeri nel rispetto delle restrizioni

Porte anteriori dei mezzi chiuse, vendita di biglietti a bordo interrotta, impossibilità di chiedere informazioni all'autista, catene per impedire ai passeggeri di avvicinarsi al posto guida, sono queste le novità sui bus Ataf. Così ha deciso l’azienda, dopo le richieste e le mobilitazioni del sindacato per tutelare sia gli autisti sia i passeggeri durante l'emergenza coronavirus.

Queste le nuove misure adottate da Ataf: 
 - I passeggeri potranno accedere a bordo dei bus esclusivamente utilizzando le porte centrali e/o posteriori

- Apposita segnaletica imporrà il divieto di salita dalla porta anteriore.

- Su tutti i bus sarà esposta specifica cartellonistica per garantire la massima distanza tra il conducente ed i passeggeri, inibendo l’accesso alla zona di prossimità al posto guida.

- Gli spazi non utilizzabili all’interno del bus saranno, quindi, delimitati da apposite segnalazioni.

- I passeggeri potranno distribuirsi negli altri posti/zone libere del bus nella rigorosa osservanza delle indicazioni fornite dalle Autorità preposte.

- La vendita dei titoli di viaggio a bordo da parte dell’autista è sospesa.

- La vendita dei titoli di viaggio tramite carta di pagamento contactless, poiché effettuabile solo tramite la validatrice posta nella zona interdetta, è sospesa.

Ataf pertanto ha ricordato ai passeggeri di munirsi anticipatamente del titolo di viaggio attraverso gli altri canali disponibili quali biglietterie/rivendite, emettitrici automatiche, SMS e acquisto online.

Michele Lulurgas delegato Filt Cgil nella Rsu aziendale ha commentato "È stato scelto di seguire la strada giusta, come già avevano fatto altre aziende di trasporto pubblico in Toscana e non. Capiamo il momento difficile, capiamo l’importanza della nostra funzione sociale e queste misure ci sembrano di buon senso, altrimenti ci sarebbe stata una mancanza di rispetto intollerabile verso chi mette a rischio la propria salute per compiere il proprio dovere. E da questi momenti difficili ricordiamoci in futuro che gli autisti non sono venuti meno al proprio dovere, nemmeno quando ancora l’azienda non aveva dato disposizioni".