Attualità

Nuove bufera sulle assunzioni a chiamata in Comune

L'Unione sindacale di base torna a tuonare contro Palazzo Vecchio: "Intanto servizi e uffici sono ogni giorno più sguarniti di personale"

Nuova bufera sulle assunzioni a chiamata in Palazzo Vecchio. A sollevarla, in una nota, è l'Unione Sindacale di Base, dopo la polemica di fine dicembre sulle "assunzioni a chiamata tramite l’ art.90 di un collaboratore del Sindaco e del Responsabile di Segreteria dell’Assessore Del Re"

Nella nota, l'Usb attacca: "La Giunta Nardella continua per la sua strada e procede all’assunzione di due nuovi dirigenti art. 110 uno per il Servizio Parchi Giardini e Aree Verdi ed uno per il Servizio Amministrativo Opere lavori Pubblici. Niente di nuovo e di eccezionale, in effetti anche queste assunzioni a chiamata si sviluppano in totale continuità con le politiche del personale condotte dalle ultime amministrazioni, e cioè privilegiare l’assunzione di “fedeli servitori”, a discapito invece del potenziamento di servizi ed uffici che risultano ogni giorno più sguarniti di personale".

Intanto, spiega ancora il sindacato, "non si procede ad assumere il personale indispensabile, mentre non si bandiscono i tanto decantati concorsi, mentre i lavoratori precari in Comune crescono a dismisura e non si affronta il problema della loro stabilizzazione, cosi come non ci si pone il problema della reinternalizzazione dei servizi in appalto, che costano molto di più dei servizi svolti in economia e che generano nel contempo precarietà e scarso salario per chi vi lavora".