Cronaca

Ashley è stata strangolata

L'autopsia sul cadavere ha confermato il decesso per strangolamento. Sul corpo della donna eseguiti i prelievi per l'esame tossicologico e i tamponi

L'autopsia sul cadavere di Ashley Olsen, l'americana di 35 anni trovata morta sabato scorso nel suo appartamento di via Santa Monica conferma il decesso per strangolamento.

Sempre dall'autopsia è emerso che Ashley non è stata strangolata a mani nude ma usando un laccio o una corda. 

Inoltre, non ci sono elementi che fanno pensare a una colluttazione fra Ashley Olsen e il suo assassino. 

Il cadavere è stato trovato sabato alle 12. Non ci sono grandi novità sull'ora della morte, che sarebbe avvenuta fra la notte di giovedì e qualche ora prima del ritrovamento.

E' quanto si apprende al termine della prima parte degli esami medico-legali effettuati al policlinico Careggi. 

Come riportano le agenzie, sul corpo della donna sono stati eseguiti i prelievi per l'esame tossicologico e i tamponi per accertare se prima della morte abbia avuto un rapporto sessuale. 

Campionature che serviranno anche per effettuare l'estrazione del Dna, qualora se ne ravvisasse la necessità, da confrontare con il presunto assassino. Sul fronte investigativo le indagini, coordinate dal procuratore capo Giuseppe Creazzo, sono serratissime e si muovono su piu' fronti: gli ultimi incontri fatti dalla donna nella notte tra giovedi' e venerdi' scorsi all'interno e dopo l'uscita dal locale Montecarla, e la ricerca del cellulare della donna che risulta staccato dal mattino di venerdi', il giorno precedente al ritrovamento del cadavere e che non si trova. Ma anche dall'analisi dei filmati ripresi dalle telecamere posizionate nella zona dove Ashley viveva.