Attualità

Artigiani e non solo ma senza clienti chiudono

A poche ore dal via libera alla riapertura delle botteghe scattano gli appelli a non abbandonare il commercio e gli artigiani di vicinato

Dal 18 Maggio cosa accadrà? Mancano poche ore alla riapertura delle attività commerciali e sono partiti i primi appelli a non abbandonare il tessuto economico locale. "Troppe volte si leggono post di chi si dispera perché l'artigianato sta scomparendo, ma in realtà chi scrive è in coda in un centro commerciale" è stato il presidente di Confartigianato ad affidare questa riflessione ai social.

Tante sono state le botteghe di vicinato che sono rimaste aperte ed hanno sostenuto i fiorentini in isolamento a causa dell'emergenza sanitaria, ad iniziare dalle gastronomie, latterie e panifici che si sono organizzati con le consegne a domicilio. Il rischio è adesso che i negozi possano accusare il contraccolpo dovuto alla crisi economica che ha accompagnato quella sanitaria. Cosa ne sarà degli esercenti di zona? Perderanno oltre ai turisti in centro storico anche la clientela ritrovata in queste settimane nel vicinato?

A dare voce agli artigiani ci ha pensato Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Firenze "Domani tutto, o perlomeno tanto, riapre. Mi auguro che tutto quello che ci siamo detti e scritti nel primo mese di lockdown diventi realtà. Tutto quel voler sostenere le piccole botteghe sotto casa, il comprare artigiano, l'acquisto nel quartiere, ecco mi auguro che da domani sia realtà. Troppe volte si leggono post di chi si dispera perché l'artigianato sta scomparendo, ma in realtà chi scrive è in coda in un centro commerciale. Tutelare le tradizioni vuol dire tutelare l'economia, anche la propria. Perché tanti di quei servizi che abbiamo sul territorio sono pagati dalle tasse delle piccole imprese. Rimettiamo in moto il motore dell'Italia".

"Se muoiono le piccole imprese questo paese crolla e quello che è stato fatto fino ad ora è totalmente insufficiente a sopravvivere e con le regole che applicano alle riaperture ci porteranno a chiusure permanenti. Sappiamo che ora viene la fase più difficile ma almeno saremo protagonisti del nostro destino e non solo spettatori" ha detto il presidente di Confesercenti Firenze, Claudio Bianchi.