A fugare ogni interrogativo sul possibile legame tra le due inchieste è stato il procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo che ha spiegato che il fascicolo sul grave ferimento dell'artificiere Mario Vece avvenuto il 1 gennaio davanti alla libreria 'Il Bargello' di via Leonardo da Vinci non riguarda in alcun modo le indagini che hanno portato a disporre i domiciliari per tre esponenti di area anarchica in seguito a una serie di episodi di violenza avvenuti nel corso del 2016. Di questi, due, un uomo e una donna, sono finiti agli arresti, mentre un'altra donna è ricercata. Trentacinque in tutto gli indagati e sette le ordinanze di obbligo di dimora e firma.
La precisazione del procuratore è arrivata in quanto, subito dopo l'esplosione di Capodanno in via Leonardo da Vinci, le indagini presero avvio proprio da alcune perquisizioni in area anarchica. L'artificiere Mario Vece, a causa dello scoppio della bomba incastrata nella serranda della libreria vicina agli ambienti di Casapound, ha perso una mano ed è stato gravemente ferito al un occhio.