Attualità

L'arte islamica dai Medici al Novecento

Due anni di lavoro per allestire la mostra che tra gli Uffizi e il Bargello mette insieme centinaia di pregiati pezzi da collezione

Ci sono accurati studi e approfondimenti oltre a un enorme lavoro di ricerca di pregiati pezzi di arte islamica dietro alla mostra 'Islam e Firenze. Arte e collezionismo dai Medici al Novecento" che dal 22 giugno al 23 settembre troverà spazio tra gli Uffizi e il museo del Bargello. 

L'esposizione, curata da Giovanni Curatola, riunisce pezzi di grande pregio artistico come il celebre vaso in ottone con la firma del Saladino, un tappeto mamelucco di oltre 12 metri cucito nel 1500, una vera giraffa impagliata donata dal viceré egizio nell'Ottocento al granduca Leopoldo. Solo per citarne alcuni.

Le opere sono state prese in prestito da musei di mezzo mondo, come il Louvre di Parigi, il Metropolitan Museum di New York, il British di Londra. 

Alla presentazione hanno partecipato il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, del Bargello Paola D'Agostino, il responsabile della Biblioteca nazionale Luca Bellingeri, il presidente Ucoii Izzedin Elzir e l'ambasciatore dell'Algeria in Italia Abdelhamid Sedouci Bereksi. 

Alla fine della presentazione il direttore Schmidt ha detto: "Firenze ha un Duomo tra i più belli della cristianità, una bellissima sinagoga: spero di vedere con i miei occhi, prima di morire una bella e grande moschea a Firenze, rivestita di porcellane di Doccia, e con una splendida cupola dorata. Inshallah".