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Sull'Arno scorrono schiume, fiorentini in allarme

Una schiuma bianca giallastra che scivola lungo le acque e si poggia sugli argini, e i cittadini si interrogano sul perché interpellando Arpat

Altro che d'argento, sull'Arno scorrono schiume tra il bianco e il giallastro destando allarme tra i fiorentini che hanno tempestato Arpat di segnalazioni temendo la presenza di inquinanti, tensioattivi o scarichi fognari. No, nulla di tutto questo e a fornire le spiegazioni dopo aver verificato è proprio Arpat in una nota.

Il personale si è attivato per contattare Publiacqua chiedendo la verifica degli scaricatori fognari di piena a monte della pescaia di San Niccolò: il gestore ha riferito che dal telecontrollo risultavano tutti non attivi. L'assenza di problemi in questo senso non ha impedito al gestore della fognatura di effettuare un sopralluogo: non sono emerse anomalie.

"Nonostante sia evidente che le acque non si presentino nel loro aspetto migliore - recita la nota dell'Agenzia - il fenomeno non è da ricondurre ad un inquinamento da tensioattivi quanto piuttosto ad altri fenomeni. La presenza delle schiume deriva, con buona probabilità, dalla condizione in cui si trovano le acque del fiume in questo periodo dell’anno".

L'aspetto delle acque, spiega Arpat, risente del carico organico dovuto al dilavamento delle strade a seguito delle piogge dopo un periodo di siccità, dell’elevata quantità di pollini che finiscono anche sulle acque del fiume degradandosi, della fine del ciclo vegetativo delle macrofite (famiglia di piante acquatiche) che decomponendosi arricchiscono in sostanza organica i corsi d’acqua. 

"La biodegradazione della sostanza organica - specificano gli esperti ambientali - produce sostanze, in particolare gli acidi umici, che naturalmente contribuiscono alla formazione di schiume".