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Ciclisti salvati dal cellulare, ecco come funziona

Il dispositivo che dialoga con lo smartphone è stato presentato al Senato da Riccardo Nencini nella settimana delle nuove norme sulla sicurezza stradale

Un gruppo di giovani sviluppatori hardware e software hanno ideato aequilibrium un dispositivo salvavita per ciclisti professionisti, appassionati o per chi usa le due ruote per recarsi ogni giorno a scuola e a lavoro. Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione CR Firenze e da Legacoop Toscana.

A progettare il dispositivo e l'Applicazione ad esso collegata per renderlo smart, sono stati quattro ingegneri: Carolina Gritti, Emiliano Suazo Paolilli, Davide Innocenti e Andrea Salti. Il senatore Riccardo Nencini Vicepresidente del gruppo Misto ha assistito, quale membro della 8ª Commissione permanente Lavori pubblici e comunicazioni alla presentazione tenuta dai giovani startupper e sviluppatori del progetto a Palazzo Madama nei giorni in cui i parlamentari lavorano alle nuove norme del codice della strada.

Il cuore del sistema di trasmissione dei dati del veicolo è racchiuso nel faro posteriore della bicicletta, una App scaricata sul proprio cellulare permette, invece, di interagire con il sensore. In caso di scuotimenti o urti del mezzo il sensore entra in stato di allerta ed invia un messaggio al telefono, se il ciclista non interviene manualmente per sbloccare l'alert, la App invia un messaggio di aiuto preimpostato con la posizione GPS del telefono ad uno o più numeri registrati. Il ciclista coinvolto nel sinistro stradale, anche se ferito o incosciente, ha così modo di avvisare amici e parenti dell'avvenuto incidente.