Attualità

Andra e Tatiana instancabili custodi della Memoria

Le due sorelle sopravvissute ad Auschwitz hanno incontrato gli studenti nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio per raccontare la loro storia

Foto Facebook Eugenio Giani

Sono instancabili e la pazienza e la pacatezza con cui ogni volta ricominciano da capo a raccontare la loro sconvolgente storia di bambine non può lasciare indifferenti. Perché Andra e Tatiana Bucci erano due bambine quando finirono nel campo di sterminio di Auschwitz. Ieri, scese da poche ore dal Treno della Memoria rientrato dalla Polonia, hanno raccontato la loro terribile storia davanti agli studenti riuniti nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Ai ragazzi hanno ricordato in quanti e quali modi il fascismo e il nazismo deportarono, uccisero, perseguitarono e uccisero milioni di ebrei, di oppositori politici, rom, omosessuali e appartenenti ad altre confessioni religiose o etnie. 

"Non dobbiamo essere contro il diverso e non dobbiamo dimenticare che anche noi italiani siamo stati profughi emigranti", ha ricordato Tatiana. Andra ha fatto notare ai ragazzi il valore "del parlare e far sapere".

All'evento, organizzato in vista del Giorno della Memoria, hanno partecipato anche Ugo Caffaz, ideatore del Treno della Memoria e Camilla Brunelli, direttrice della Fondazione Museo e Centro di documentazione della deportazione e Resistenza di Prato. L'appuntamento rientra nel ciclo ''Le chiavi della città'', pacchetto di iniziative e progetti formativi che l'assessorato all'educazione offre ai ragazzi delle scuole dell'infanzia, delle primarie e delle secondarie di primo e secondo grado.