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Per l'Alluvione la candidatura al Forum sull'Acqua

Nel Consiglio comunale di Firenze la commemorazione delle vittime e la discussione in aula sul rischio idraulico ad oltre 50 anni dalla tragedia

“Le città, quando vengono colpite e ferite, si trovano sempre di fronte alla sfida della ricostruzione e mai come in questi anni quella del cambiamento climatico è la vera grande sfida che ci troviamo ad affrontare” ha detto il sindaco Dario Nardella nel corso del suo intervento in Consiglio comunale, dove è stato ricordato il tragico evento dell’alluvione che colpì Firenze la mattina del 4 novembre 1966 che provocò morti e devastazione. Nardella ha comunicato che la città di Firenze intende proporre la propria disponibilità ad ospitare la decima edizione del World Water Forum nel marzo 2024, il più grande evento internazionale sul tema dell’acqua: una piattaforma unica di eventi e di dibattiti con i principali stakeholder mondiali.

Al ricordo dell’alluvione nel Salone dei Duegento di Palazzo Vecchio hanno partecipato anche il presidente di Firenze Promuove Franco Mariani, il capo Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli e il segretario generale dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale Massimo Lucchesi. “Non esiste più un’emergenza ambientale, ormai prevale la quotidianità nel rapporto con la natura che si ribella ad un consumo squilibrato, e forse inconsapevole, delle risorse del nostro pianeta. L’alluvione di Firenze è stata il primo vero fenomeno globale - ha proseguito Nardella - al quale hanno assistito, grazie anche alla televisione, le popolazioni di tutto il mondo e forse anche per questo arrivarono in città da ogni parte del mondo persone di diversa provenienza sociale e culturale per aiutare quella che è considerata tuttora un simbolo universale, una città del mondo”. "L’Arno oggi è molto più pulito di 10 anni fa grazie anche a tutto il sistema di confluenza delle acque sporche della riva sinistra e abbiamo realizzato il Parco del Mensola, che è una delle più grandi casse di espansione in Toscana, e anche molti altri interventi che riguardano in generale l’uso della risorsa acqua nel nostro territorio".

"La protezione è il primo valore che il cittadino ricerca ed è la prima risposta che lo Stato deve fornire" ha detto la vicesindaca e assessora protezione civile Cristina Giachi intervenendo, questo pomeriggio in consiglio comunale, durante la commemorazione dell'alluvione del 1966. Nel suo intervento la vicesindaca Giachi ha poi ricordato il test di protezione civile dell'ottobre scorso al museo Bardini con una diga di 45 metri in Pvc (un materiale termoplastico ricavato da materie prime naturali) realizzato da un'impresa francese, e il fatto che Firenze sia stata scelta quale sede di un'esercitazione civile a livello europeo. “La nostra città è stata preferita ad altre - ha spiegato la vicesindaca - perché i nostri dispositivi sono quanto di più all'avanguardia esista in Europa. Dobbiamo essere orgogliosi ma non dobbiamo cullarci sugli allori ma bensì di stimolo e di assunzione di responsabilità”.