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Alcol e sballo, in discoteca cambia musica

Nuovo vertice in prefettura contro gli abusi di bevande e stupefacenti nei locali. Più formazione per i barman e ingresso vietato a chi è già ubriaco

A un anno dalla firma del protocollo per la sicurezza nelle discoteche tra prefettura, gestori dei locali notturni e degli istituti di sicurezza privata, si è fatto il punto della situazione. Di strada ne è stata fatta ma gli episodi spiacevoli sono ancora troppi e per questo è stata organizzata sul tema una nuova  riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

“Abbiamo voluto fare il punto – ha detto il prefetto Alessio Giuffrida che ha presieduto l’incontro - sull’intesa siglata l’anno scorso, anche alla luce del consumo smodato di alcol da parte di molti giovani, fenomeno a cui abbiamo assistito nelle ultime settimane.”

Tra le novità emerse dal tavolo in prefettura, la proposta di puntare ancora di più sulla formazione degli addetti alla sicurezza e del personale adibito alla somministrazione degli alcolici. L'idea è quella di una specifica preparazione psicologica e comunicativa in modo da avere operatori preparati. Si pensa anche a stage e forme di praticantato nei locali prima dell’abilitazione finale. Sul fronte dei controlli, poi, si pensa a stringere le maglie all’ingresso dei locali per impedire l’accesso a persone già in stato di ebrezza.

“L’incentivo indiscriminato al consumo di alcol è una pratica commerciale negativa assolutamente da scoraggiare – ha detto ancora Giuffrida - e sono contento di aver registrato su questo punto il più largo consenso da parte degli aderenti al protocollo. Dobbiamo dare tutti insieme una mano perché non si verifichino casi con conseguenze psicofisiche così gravi sul consumatore. Non è accettabile che ci siano ragazzi che la mattina non ricordano quanto hanno fatto durante la notte perché hanno bevuto troppo. Bisogna che sia compreso un punto fondamentale: si deve bere in modo responsabile”