Attualità

Albero crollato sul pullman, aperta un'inchiesta

Era stato controllato nel 2016 il tiglio che ha colpito un pullman carico di turisti. L'assessore Bettini: "Non presentava particolari criticità"

L'albero che intorno alle 15.30 si è abbattuto su un pullman carico di turisti coreani, ferendone una dozzina per fortuna non in modo grave, era stato controllato dal settore verde pubblico di Palazzo Vecchio nel 2016 ed inserito in classe C, ovvero con una "moderata propensione al cedimento" ma senza particolari criticità. Sull'incidente la procura di Firenze aprirà un fascicolo non appena il pm riceverà la relazione predisposta dalla polizia municipale (vedi qui sotto l'articolo collegato). Fra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c'è quella del maltempo: poco prima dell'incidente un violento nubifragio si è abbattuto sulla città e forse potrebbe aver compromesso la stabilità della pianta.

"Quell'albero doveva comunque essere ricontrollato" ha dichiarato l'assessore comunale all'ambiente Alessia Bettini, annunciando controlli su tutto il filare alberato del lungarno del Tempio, il trafficatissimo viale lungo il fiume dove è avvenuto l'incidente.

"Da domani faremo controlli articolati sulla base dell'albero caduto e sul colletto di tutti gli alberi presenti in quel tratto - ha detto ancora l'assessore - Dobbiamo andare avanti con l'opera di sostituzione delle piante. Devo dire che i tigli, a differenza di altre specie, presentavano meno problemi ma purtroppo non è tutto prevedibile".

I turisti rimasti feriti hanno ricevuto cure e assistenza in vari ospedali fiorentini e poi hanno deciso di riprendere il viaggio, destinazione Fiuggi. Il lungarno, chiuso alla circolazione per tutto il pomeriggio, è stato riaperto al traffico intorno alle 20.

"Per fortuna siamo a commentare un incidente che poteva assumere dimensioni ben più gravi - ha sottolineato il presidente della sezione florovivaistica di Confagricoltura Toscana Francesco Mati - Il problema degli alberi che continuano a cadere dopo ondate di maltempo è un segnale di cambiamento necessario che deve attuato in termini di politiche pubbliche. Occorre un piano nazionale per la riqualificazione del verde pubblico".