Attualità

Aiuti per gli aeroporti, Vespucci fermo 4 mesi

La giunta regionale ha proposto di usare 10 milioni del bilancio per gli scali di Firenze e Pisa, rimasti fermi durante il lockdown per Covid-19

Dieci milioni a sostegno del sistema aeroportuale toscano, questo è il budget che la giunta regionale intende dedicare ai due scali fortemente segnati dal lockdown dovuto all'epidemia di Covid-19. Da Marzo a Giugno lo scalo di Firenze è rimasto chiuso.

La proposta di legge è stata portata in giunta dall’assessore all’economia Leonardo Marras adesso passa all’esame dell’assemblea legislativa. Il presidente della Toscana, Eugenio Giani ha commentato "Sostenere gli aeroporti vuol dire aiutare anche l’indotto che vi gira attorno e i settori che della mobilità delle persone beneficiano, destinati a tornare volano di sviluppo quando saremo usciti dall’attuale emergenza sanitaria”.

TAP Air Portugal è tornata a collegare l’aeroporto di Firenze con Lisbona solo il 3 Settembre. Il 10 Luglio British Airways era tornata ad atterrare a Firenze in arrivo dal London City Airport proponendo per l'estate tre frequenze settimanali. Solo pochi giorni prima, il 2 Luglio, Vueling era ripartita con il volo Barcellona-Firenze e 7 rotte da Firenze con 3 collegamenti settimanali per Palermo e con Catania a livello nazionale, un volo al giorno su Barcellona, Londra-Gatwick con 4 collegamenti settimanali, Parigi Orly con 3 collegamenti a settimana, Amsterdam e Madrid 2 voli settimanali ciascuno. Nell'occasione il presidente di Toscana Aeroporti, Marco Carrai, ha commentato “In un momento di difficoltà in cui la ripresa del traffico aereo era ancora incerta, Vueling è stata una delle prime compagnie ad annunciare la ripartenza dei voli su Firenze dandoci una straordinaria iniezione di fiducia”.

Sono aiuti di Stato? "La Commissione europea ha chiarito che il Covid-19 può essere considerato alla stregua di una calamità naturale - ha spiegato la giunta in una nota - per cui sono ammessi aiuti di Stato. Con la proposta di legge si potrà così garantire una sovvenzione fino al 100 per cento dei danni subiti in quattro mesi. Basterà dimostrare un nesso con le misure di contenimento da Covid-19. Naturalmente l’eventuale ristoro sarà riconosciuto al netto di qualsiasi importo recuperato da assicurazioni, contenziosi, arbitrati o altra fonte, calcolato sui ricavi persi e detratti i costi evitati durante il periodo oggetto di risarcimento".