Attualità

Aisla in prima linea nell'emergenza Covid

L'associazione ha creato gruppi di aiuto per le persone con SLA che rischiavano di essere ancor più sole a causa del distanziamento sociale

Nell'epidemia coronavirus le persone con SLA hanno seriamente rischiato di essere sempre più sole per le norme stringenti dovute al contagio di Covid-19. Per questo AISLA Firenze ha creato dei gruppi di aiuto e di sostegno psicologico su piattaforme digitali.

Gli incontri di marzo e aprile dei Gruppi di Aiuto, coordinati dal Dottor Ramon Morales, si sono svolti tutti. Non più in un luogo fisico ma con strumenti innovativi perseguendo gli stessi obiettivi: sentirsi vicini, condividere esperienze, ricevere aiuto e sostegno nel momento del bisogno. 

Ai Gruppi di Aiuto hanno contribuito persone che hanno avuto familiari con SLA mettendo a disposizione la propria esperienza. La partecipazione è stata di circa 5-6 persone per ogni incontro che, considerando l’età media delle persone con SLA, è un buon risultato.

La dottoressa Daniela Benemei ha offerto fin dai primi giorni di lockdown aiuto telefonico alle persone con SLA e ai famigliari. Benemei, forte anche di una lunga esperienza nella fisioterapia che le ha permesso di conoscere la realtà dei malati con limitazioni, fornisce sostegno psicologico agli assistiti di AISLA Firenze che ne facciano richiesta. La Dottoressa Benemei ha colloqui con le famiglie ogni quindici giorni.