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Agente aggredito da un detenuto a Sollicciano

L'aggressione è avvenuta durante la visita del sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore. Il sindacato Uil-Pa annuncia lo stato di agitazione

A dare notizia della nuova aggressione è lo stesso sindacato di polizia penitenziaria Uil-Pa per voce del proprio coordinatore territoriale Eleuterio Grieco. L'episodio, peraltro, è avvenuto ieri mentre era in corso la visita del sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore, seguita a quella del sottosegretario Cosimo Ferri lo scorso 3 febbraio. Due sopralluoghi che, spiega il sindacato, sono segni "che i nostri appelli di intervento in qualche modo stanno arrivando alla politica".

Il problema è che proprio mentre avveniva la visita, spiega ancora il Grieco, "si è consumata l’ennesima aggressione ai danni di un poliziotto penitenziario nella settima sezione del carcere, il quale ha riportato quattro giorni prognosi con il paradosso che sembrerebbe che si sia dovuto chiudere in una cella per sfuggire all’aggressione del detenuto non avendo a disposizione ne strumenti immediati di comunicazione ne di antiaggressione". 

Segno, spiega Grieco, che la "sicurezza del carcere di Firenze Sollicciano è messa concretamente a rischio. Possiamo affermare altresì che da contatti avuti sia con il sottosegretario Ferri che Migliore vi è un concreto impegno economico sulla struttura fiorentina affinché vengano superate le annose criticità, azioni che si vedranno sono tra alcuni mese. Abbiamo rappresentato oggi al sottosegretario Migliore Gennaro anche la necessità impellente della modifica legislativa in merito al pagamento delle caserme a carico dei Poliziotti Penitenziari".

Ora il sindacato annuncia lo stato di agitazione. "Abbiamo annunciato altresì che da oggi il personale di polizia penitenziaria di Sollicciano si asterrà dalla consumazione del pasto in quanto la cucina adibita per il personale dipendente è da mesi inefficiente e che nonostante siano state accerta gravi irregolarità, e, il mancato funzionamento degli strumenti atti alla preparazione e alla conservazione degli alimenti, e la salubrità dei locali ove si preparano cibi, l’amministrazione non è intervenuta, a nostro avviso, con tutti i mezzi a disposizione finanche quelli ispettivi esterni, tenuto conto che trattasi di appaltatori che soggiacciono a norme specifiche d’igiene e sanità pubblica. Ci aspettiamo un segnale immediato su questo problema da parte del PRAP Toscana Umbria, e dal DAP considerato che è a rischio la salute dei dipendenti ed è inammissibile che a distanza di più di trent’anni la cucina del personale non sia stata mai oggetto di ripristino totale".