Si abbassano gli affitti privati stipulati a canone concordato grazie a un nuovo protocollo firmato dal Comune con i sindacati degli inquilini e le associazioni dei proprietari di abitazioni.
L'accordo prevede che per il 2018 venga mantenuta l’aliquota attualmente in vigore. Dal 2019 invece il Comune potrà applicare un’aliquota Imu agevolata per i contratti di locazione a canone concordato che abbassano almeno del 10 per cento il valore minimo del prezzo individuato dagli accordi territoriali.
Sono state introdotte anche due nuove misure: la diminuzione del costo a metro quadro degli alloggi con il 7 per cento in meno rispetto ai prezzi dell’accordo del 2009 e maggiori controlli sulla veridicità dei contratti stipulati. L'obiettivo è favorire l’ampliamento del mercato degli affitti degli immobili attualmente sfitti, attenuare il problema degli sfratti dovuti a morosità incolpevole o a seguito di esproprio immobiliare, ricondurre alla legalità il mercato sommerso degli affitti.
I nuovi accordi territoriali entreranno in vigore il primo novembre prossimo con validità di tre anni e valgono oltre che per il Comune di Firenze anche Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Figline e Incisa Val d’Arno, Greve in Chianti, Impruneta, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, San Casciano, Scandicci, Sesto Fiorentino, Vaglia.
Alla firma a Palazzo Vecchio erano presenti l’assessore alla
Casa Sara Funaro, il segretario generale Sunia Firenze Laura Grandi,
l'avvocato Nino Scripelliti per le associazioni dei proprietari
Confedilizia e i rappresentante dei sindacati degli inquilini e delle
associazioni dei proprietari.
Le
associazioni dei proprietari e i sindacati inquilini dovranno anche monitorare
l’applicazione corretta degli accordi territoriali.