Il cantautore toscano con la chitarra-lira è morto per cause naturali, lasciando la moglie che aveva conosciuto proprio il 4 novembre del 1966, giorno dell'alluvione di Firenze.
E' proprio da questo incontro che nacquero le sue più famose canzoni come appunto L'alluvione, Teresina, La lettera e La Wanda. Marasco scoprì la passione per la musica all'età di 9 anni ma gli fu impedito di cantare fino ai 17 anni, colpa della famiglia che non amava le canzonette e che fece di tutto per tenerlo lontano dal mondo dello spettacolo, nella speranza che si laureasse in ingegneria.
Molti i suoi spettacoli, durante gli anni d'oro precedenti la crisi dei circuiti teatrali, sui palcoscenici del Niccolini e del Varaiety dove scopri anche un altro suo grande talento: quello di raccontare storielle divertenti, tanto da incantare il pubblico.
«La mia unica passione era la voce, l’ironia è venuta in seguito – raccontava – come corollario delle canzoni che sceglievo».