Attualità

Accademia, nuove indagini sulla qualità dell'aria

Dopo le prime ispezioni il direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze ha annunciato nuove verifiche sugli impianti di aerazione del museo

La Galleria dell’Accademia di Firenze ha reso noto che le analisi condotte sull’impianto di areazione sono state realizzate nell’ambito del più ampio progetto di manutenzione straordinaria e ampliamento degli impianti di climatizzazione avviato già nell’estate del 2018 a seguito di una precedente campagna di indagini conoscitive partite nel 2015.

"Essendo indagini parziali di natura prettamente tecnico-ingegneristica, i dati non sono adatti per essere divulgati, infatti siamo in attesa di valutazioni da parte degli organi competenti, al fine di evitare allarmismi. Oltre al parere dell’USL coinvolta sin dal principio, anche la società che si occupa del servizio di prevenzione e protezione ha disposto nuove indagini sulla qualità dell’aria interna e siamo in attesa di conoscere la data in cui le stesse saranno eseguite" è quanto la Galleria ha spiegato in una nota.

“La situazione riscontrata sin dall'inizio del mio mandato - ha detto il Direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze, Cecilie Hollberg - è frutto di un invecchiamento e deterioramento progressivo delle dotazioni impiantistiche sia per cause fisiologiche, ma anche e soprattutto a causa di un sommarsi di inadempienze e di scarsa cura nell'obbligo di provvedere ai necessari adeguamenti normativi ed aggiornamenti tecnologici dei sistemi in continua evoluzione. La volontà di affrontare con razionalità le problematiche continuamente evidenziate sono state ostacolate dalla mancanza di documentazione relativa agli interventi eseguiti negli anni precedenti al 2015, dall'assenza di rilievi dello stato di fatto, di schemi impiantistici e non per ultimo dall'improvvisa perdita dell’autonomia del museo nel 2019. Con costante ed incalzante insistenza si era ottenuto un quadro complessivo dei vari sistemi che, in maniera confusa e scoordinata, governano attualmente un sistema complesso come quello della Galleria dell’Accademia dove per decenni si sono sovrapposti interventi che hanno certamente ubbidito ad esigenze del momento ed a visioni parziali o contingenti, ma mai alla gestione organica e complessiva della struttura intesa come organismo unitario. Il risultato è quello di dover gestire un sistema frutto di una sommatoria di interventi che negli anni si sono succeduti senza nessuna visione generale del sistema”.